LA MIA PATRIA: LA MOLDAVA – VYSEHRAD – SARKA – DAI PRATI E DAI BOSCHI DI BOEMIA- Bedřich Smetana

Piazza dell mercato – Praga (Ferdinand Lepié, 1824–1883)

LA MIA PATRIA

LA MOLDAVA – VYSEHRAD – SARKA – DAI PRATI E DAI BOSCHI DI BOEMIA

Il linguaggio musicale ceco dell’Ottocento deve molto a Bedřich Smetana, che attraverso le sue opere riuscì a creare una musica nazionale in una popolazione culturalmente e politicamente subordinata agli Asburgo.
Sebbene Praga fosse da tempo uno dei centri della musica europea, nelle grandi capitali culturali come Vienna e Salisburgo la musica ceca era poco conosciuta. Fu proprio Smetana che portò sulla scena internazionale i suoni della Boemia.
Attingendo a melodie ispirate alla tradizione popolare e inserendole in brani destinati alle sale da concerto, contribuì a fare emergere gli aspetti più significativi del contesto musicale, trasformandolo in un valido strumento di espressione artistica. È difficile crederlo, ma La mia patria fu composta tra il 1874 e il 1879,quando il compositore era già afflitto da sordità.

Viaggio sinfonico

La mia patria è una delle opere più nazionaliste di Smetana. Si tratta di sei poemi sinfonici che ritraggono la vita lungo il fiume Moldava (Vltava in ceco) nel suo fluire attraverso la campagna, la città di Praga fino alla confluenza con l’Elba prima di lasciarsi alle spalle il paesaggio ceco.

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VYSEHRAD

Castello di Střekov – Robert Croll (1800–1863)

In Vyšehrad il fiume scorre oltre l’omonima roccia su cui si erge la fortezza, sede dei re boemi e simbolo della nazione ceca. Dall’esordio affidato all’arpa, che introduce un nostalgico motivo composto da quattro note, la musica si sviluppa in una grande parabola che descrive l’ascesa e la caduta dei re. La solenne melodia centrale, simile ad un inno, vuole essere una celebrazione del loro coraggio, ma la grandiosità cede poi il passo ad una riflessione sul tramonto di una dinastia, mentre il fiume continua il suo viaggio verso il mare.

Fonte video: YouTube – jomjom1207

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LA MOLDAVA

Colline di Vikovary. Pietre sulla riva del fiume
Ivanov Alexander Andreevich

La Moldava inizia con un placido rivolo di suoni che evoca il ruscelletto d’acqua da cui nasce il grande fiume. Alle note zampillanti dei flauti si uniscono quelle degli archi mentre le acque lentamente si ingrossano, fino all’espansione della melodia che annuncia la nascita di un fiume possente, tra accenni musicali alla vita che si svolge lungo le sue rive. Dalle rapide impetuose alle placide secche, la musica descrive il movimento dell’acqua nel suo eterno fluire.

Fonte video: YouTube – Jimmy Cliffor

 

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SARKA

GIUDITTA E OLOFERNE – CARAVAGGIO (Vedi scheda)

Nonostante il suono pastorale, Sarka descrive la leggenda popolare di una donna che, abbandonata dall’uomo che ama, giura di vendicarsi su tutti gli uomini. Con l’inganno attira a sé un gruppo di soldati e, dopo bevute e balli, quando tutti dormono, li uccide ad uno ad uno. Le parti di cui si compone il brano ritraggono il solenne giuramento di vendetta, l’arrivo dei soldati, la baldoria notturna e la sua violenta conclusione.

Fonte video: YouTube – czechoperafan

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DAI PRATI E DAI BOSCHI DI BOEMIA

Il giuramento di Omladina sotto il tiglio slavo – Alphonse Mucha

Un quadro più lieto emerge Dai prati e dai boschi di di Boemia, il movimento che riprende le atmosfere evocative della vita campestre già offerte nel brano Vltava. Dopo le ombrose e quasi tetre battute iniziali che sembrano evocare la presenza degli spiriti occulti di quei luoghi, i corni introducono una danza lenta. Seguono altri balli, tra cui la caratteristica polka, mentre il fiume precipita trionfante a valle nella cornice di quel paesaggio che Smetana tanto amava.

Fonte video: YouTube – francescodavalos 

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