SINFONIA N° 3

Aleksandr Konstantinovič Glazunov

SECONDO MOVIMENTO: SCHERZO, VIVO

Sfortunatamente, Borodin non completò mai la sua Sinfonia n. 3 in La minore, di cui eseguì tutto il Primo movimento per gli amici nel 1886, ma solo il Secondo movimento ha avuto una trascrizione conservativa. Borodin morì infatti nel febbraio dell’anno seguente senza concludere le parti restanti della sinfonia. Il suo allievo Aleksandr Konstantinovič Glazunov (San Pietroburgo, 10 agosto 1865 – Neuilly-sur-Seine, 21 marzo 1936), presente all’esecuzione di Borodin, ricostruì in seguito la frammentaria partitura del Primo movimento e completò in alcuni punti il Secondo. Questo brano si basa su un lavoro che era stato composto precedentemente per un quartetto d’archi. L’esordio è affidato ad un assolo di oboe che esegue una rapida e vivace melodia. Il pezzo continua con un susseguirsi di incessanti contrasti; la musica è in costante movimento, con un ritmo sempre diverso: talora effervescente, talora lirico, ma sempre vivace.

Fonte video: YouTube – Sergio Cánovas

Come già detto, la Sinfonia n° 3 di Borodin fu scritta negli ultimi anni di vita del compositore. Durante una festa a casa sua, Borodin suonò al pianoforte alcuni frammenti della sinfonia, intesa come un’opera in quattro movimenti che era stata interamente concepita nella mente del compositore, dovendo solo metterla su carta. Sfortunatamente, Borodin subì la rottura dell’arteria coronaria durante la festa, morendo quello stesso giorno. Dall’idea dei quattro movimenti, sembra che siano rimaste solo le parti scritte dei primi due movimenti, ovviamente senza alcuna orchestrazione. Il compositore Alexandr Glazunov ha completato i movimenti, originariamente concepiti per un quartetto d’archi, e poi li ha orchestrati.