PAOLO E FRANCESCA SORPRESI DA GIANCIOTTO – Jean-Auguste Dominique Ingres

PAOLO E FRANCESCA SORPRESI DA GIANCIOTTO (1814)
Jean-Auguste Dominique Ingres (1780-1867)
Olio su tela cm 35 x 28
Musée Condé, Chantilly

Il soggetto deriva dal V canto dell’Inferno della Divina Commedia dantesca. Francesca, figlia di Guido da Polenta, signore di Ravenna, era stata obbligata a sposare Gianciotto Malatesta, signore di Rimini, “rustico uomo”, zoppo e deforme.  Il matrimonio era stato stipulato per ristabilire la pace, dopo lunghe contese tra i due potentati. Ma la donna si innamorò dell’affascinante fratello del marito, Paolo. Gianciotto sorprese Paolo e Francesca mentre leggevano la storia di sir Lancillotto e la regina Ginevra e del loro illecito amore, per altro simile al loro e, pazzo di gelosia, li uccise.

Ingres illustrò l’episodio combinando, contemporaneamente, il momento dello svelarsi dell’amore con quello dell’imminente tragedia. I due giovani, seduti in primo piano, sono bloccati nell’attimo dell’abbraccio; la lettura si è appena conclusa, e Francesca lascia scivolare il libro dalla mano. Dalla destra sopraggiunge Gianciotto, nell’atto di impugnare la spada.
La luminosità dello spazio e l’attenzione, quasi miniaturistica per i dettagli evoca la pittura fiamminga del Quattrocento; mentre la purezza formale riflette l’amore per la pittura di Raffaello, così come dimostra la figura di Paolo, che assume la medesima posa dei cavalieri nella Messa di Bolsena, che fa parte degli affreschi delle Stanze vaticane eseguiti da Raffaello con il largo contributo della sua bottega.
L’aspetto aneddotico del dipinto è riscattato dall`efficacia della composizione.

Di questo soggetto Ingres realizzò varie versioni. Forse l’artista prese spunto da un’illustrazione di Flaxman, datata l 807, e dal dipinto di Coupin de la Coupière, esposto al Salon del 1812.

Il dipinto fu commissionato a Ingres, nel 1814, da Carolina Murat. Esso appartenne poi ai principi di Salerno, presso i quali fu acquistato dal duca di Annale, nel 1854. Attualmente è conservato al Musée Condé a Chantilly. Delle altre tre versioni di Paolo e Francesca sorpresi da Gianciotto la più famosa, eseguita da Ingres nel 1819 per la Société des Amis des Arts, si trova al Musée d’Angers; una replica, molto affine a quella del Musée Condé, fa parte di una Collezione privata di Parigi; la terza appartiene al Museo di Bayonne.

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PAOLO E FRANCESCA (1819)
Jean-Auguste Dominique Ingres (1780-1867)
Musée des Beaux-Arts d’Angers

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PAOLO E FRANCESCA
Jean-Auguste Dominique Ingres (1780-1867)
Olio su tela cm 25,7 x 22,5
Museo Soumaya, Mexico City

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Jean-Auguste Dominique Ingres (1780-1867)
Musée Bonnat-Helleu, Bayonne

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