DOMENICO VENEZIANO
Domenico Veneziano, soprannome di Domenico di Bartolomeo (Venezia, 1410 circa – Firenze, 15 maggio 1461) è stato un pittore italiano del primo Rinascimento, attivo principalmente a Perugia e in Toscana. Della sua nascita si sa poco, anche se si pensa sia nato a Venezia, da qui il suo cognome. Si trasferì poi a Firenze nel 1422–23 da ragazzo, per diventare allievo di Gentile da Fabriano. Si dice che abbia lavorato con Pisanello a Roma intorno al 1423-1430. Il suo lavoro è stato influenzato dallo stile di Benozzo Gozzoli.
Domenico Veneziano, che la fantasia del Vasari presume vittima di Andrea del Castagno, nel 1438 sollecita – per mezzo di Pietro de’ Medici -l’incarico d’una tavola da Cosimo; l’anno dopo, ritornato da Perugia a Firenze, lavora con Piero della Francesca in Santa Maria Nuova, e scioglie i colori in olio di semi di lino. Di lui poco si sa: dipinge due cassoni nuziali (1448), ed è perito con Beato Angelico ed Filippo Lippi di un’opera del Bonfigli.
Il Martirio di Santa Lucia (predella) 1445
Domenico Veneziano (1410–1461)
Staatliche Museen, Berlino
Nella tavola di Santa Lucia dei Bardi (Firenze, Uffizi), con la Vergine e quattro Santi, un interno di chiesa coperta di crociere su colonne, ha la volta della nicchia Centrale a conchiglia ed i pennacchi incrostati di marmi a disegni geometrici. Le figure si avvicinano alla maniera i di Beato Angelico e Filippo Lippi, ma la toscanità, che difetta nelle espressioni dei visi assopiti o incantati e nella modellatura delle membra, e soprattutto delle mani, si perde nel colorito chiaro e nella diafana delicatezza delle ombre. Anche Domenico si giova degli studi prospettici, e vuol ottenere spazi aerati e luminosi (Martirio di Santa Lucia nel Museo di Berlino ed i Ss. Giovanni Battista e Francesco affrescati in Santa Croce).
Pala di Santa Lucia, circa 1445–47, tempera su tavola, cm 209 × 216, Uffizi, Firenze
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