ARTURO MALIGNANI – Applicazioni in Friuli dell’energia elettrica

ARTURO MALIGNANI (p.d.)
Udine, 4 Marzo 1865
Udine, 15 di Febbraio 1939 
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Classica figura di uomo che si crea dal nulla: di modesta famiglia proveniente dal cividalese, rimase orfano di padre e di madre giovanissimo e continuò il lavoro di fotografo nello studio lasciato dal padre.

Diplomato all’Istituto Tecnico di Udine, iniziò l’Università prima a Padova poi al Politecnico di Milano. Senza completare gli studi, lo si trova a Udine nel 1886: decisamente impegnato nei suoi esperimenti di ottica e chimica fotografica e di elettrologia.

Nell’orto di casa, sul versante occidentale del Castello, si costruì un laboratorio e cominciò a fabbricare lampade elettriche e, nel 1888, ebbe dal Comune di Udine il contratto per la sostituzione dei fanali a gas con lampade elettriche.

Era la terza città in Europa con questo impianto di illuminazione.

Allargò il laboratorio, costruì una prima centrale termica, una turbina sulla roggia, altre due sul canale Ledra e fece di Udine la città più luminosa del mondo con le sue lampadine.

Gli esperimenti su queste “fonti di luce” impegnavano scienziati inglesi e americani per eliminare la difficoltà di durata e di fabbricazione.

Le prime esperienze positive fatte nel 1878 da Thomas Alva Edison portavano la durata delle lampade a dieci o quindici minuti, ed erano costosissime.

Per la vuotatura della lampada erano necessarie ore e i filamenti di carbone duravano al massimo cento ore.

Il Malignani, con un suo procedimento tutto nuovo, eliminò ogni difficoltà dì fabbricazione e di durata: arrivava a ottocento ore!

Nel 1895 fu un tecnico tedesco a rivelargli la rivoluzione della sua scoperta: e la società Edison di Milano comprò i diritti del brevetto.

La cascata a valle della diga di Crosis, a Zomeais di Tarcento, costruita tra il 1897 ed il 1900

(Vedi qui file originale)

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L’americano Edison chiamò in America il Malignani che firmò un contratto di sfruttamento e ritornato in Friuli, tra il 1898 e il 1900, in società, costruì la diga di Crosis, dove possiamo ammirare anche una magnifica cascata…, e la centrale di Ciseriis, sopra Tarcento.

Nel 1906 Malignani progettò anche la costruzione della centrale idroelettrica di Vedronza, purtroppo distrutta dal terremoto del 1976.

Molti progetti ideati in quel territorio montano rimasero però solo sulla carta, come lo stabilimento idrotermale a Patochis oppure un ponte nei pressi di Tarcento con una sola arcata.

Nel 1907 fondò la Società Cementi del Friuli e dopo la guerra la Società Cementi del Veneto con sede a Padova (per costruire le dighe da lui progettate serviva molto cemento, e quindi questa necessità lo portò a investire nella produzione del cemento stesso…, chi fa da se….).

Si dedicò con passione e competenza alla meteorologia e all’astronomia.

Arturo Malignani, un personaggio che ha illuminato con le sue idee non solo una città come Udine, ma il mondo intero.

Conclusione: Ad Arturo Malignani sono state intitolate alcune scuole superiori della provincia di Udine…

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