ENERGIA ALTERNATIVA – ALCOOL DALLE PIANTE

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ENERGIA ALTERNATIVA

ALCOOL DALLE PIANTE

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In piena crisi energetica, nel 1973, molti paesi industrializzati, i più colpiti dalla crisi, iniziarono a cercare un carburante sostitutivo della benzina, che potesse essere prodotto a basso costo in ogni parte del mondo. L’alcool etilico, più correttamente etanolo, sembra ancora oggi il probabile candidato.

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L’etanolo è il prodotto di un particolare processo fermentativo condotto da un determinato genere di batteri: dai vegetali, contenenti molto amido e zuccheri, si ottiene una poltiglia liquida che si chiude ermeticamente in botti particolari, riposte poi lontano da fonti luminose.
La fermentazione alcoolica è un processo che deve avvenire soprattutto in mancanza di ossigeno, sostanza capace di uccidere i batteri. Alla fine della fermentazione la poltiglia conterrà una buona percentuale di alcool che viene estratto per successive distillazioni.
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L’etanolo è un liquido incolore e infiammabile: usato come carburante consente prestazioni molto superiori a quelle della benzina senza essere inquinante, tuttavia presenta anche una serie di inconvenienti: per prima cosa i motori normali devono essere modificati per poterlo utilizzare; secondo, l’etanolo è una sostanza molto igroscopica, cioè capace di assorbire spontaneamente l’acqua, e a contatto con l’aria umida perde molte delle sue caratteristiche; terzo, per soddisfare un fabbisogno nazionale occorrono quantità di vegetali enormi.

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Dalla fermentazione delle barbabietole si ottiene l’etanolo, utilizzabile come carburante ecologico e sottoposto al vaglio degli esperti della EU.

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Per quanto ne so, finora, solo in America Latina, soprattutto in Brasile, circolano automobili ad alcool, là sono state selezionate piante che vengono coltivate in maniera estensiva ed economica e che consentono ottime rese durante la fermentazione.
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