ENERGIA ALTERNATIVA – ENERGIA LUNARE

ENERGIA LUNARE

La centrale idroelettrica alimentata dalle maree

 

Per secoli gli uomini hanno sognato di poter sfruttare la fantastica energia delle maree. Oggi, nelle vicinanze di una delle più antiche città della Bretagna, Saint-Malo, sulla Manica, quel sogno è diventato realtà. Nell’estuario del fiume Rance, infatti, si verificano alcune tra le più forti maree del mondo, durante le quali il livello del mare cresce di oltre 13,5 m. Due volte al giorno, le acque si precipitano nell’estuario, per riversarsi fuori appena cala la marea. Gli esperti hanno calcolato che, al volume massimo, sono circa l miliardo e 200 i milioni di litri di acqua che passano in un minuto!
All’inizio degli anni Quaranta, un ingegnere francese, Robert Gibrat, intuì l’enorme potenziale di energia idroelettrica che si poteva ricavare da quel grande fenomeno.
Gibrat passò 20 anni a compiere ricerche per perfezionare il suo progetto e, finalmente, riuscì a convincere i colleghi dell`Ente nazionale per l’elettricità. Nel 1961, gli ingegneri diedero inizio ai titanici lavori di costruzione di una diga di 750 metri che doveva attraversare la Rance. Si trovarono a dover risolvere un problema difficilissimo. Quando si costruisce una diga su un fiume si devia il suo corso; ma sulla Rance, i tecnici dovettero lottare contro un’ampiezza inconsueta, e con la violenza dei flussi quotidiani.
Costruirono uno sbarramento mobile dotato di chiuse, in modo da lasciar passare i flussi della marea. In mezzo, si creò un bacino artificiale temporaneo. Il bacino fu in seguito prosciugato e, sul letto asciutto del fiume, si poté costruire la parete centrale della diga, nella quale venne installata la centrale idroelettrica.
La centrale è formata da 24 turbine progettate appositamente per essere in grado di muoversi nei due sensi, sfruttando sia la marea calante sia quella crescente. Ogni turbina è in grado di far fronte al fabbisogno elettrico di circa 15.000 persone. La centrale idroelettrica della Rance è stata inaugurata nel novembre 1966. I lavori sono durati cinque anni e la spesa è stata di oltre 300 milioni di franchi.
In tutto il mondo, sono rari i luoghi dove la differenza tra la bassa e l’alta marea è sufficiente a produrre energia elettrica su vasta scala. In uno di quei luoghi, la Baia di Fundy, nel Canada orientale, sono stati eseguiti lavori per la costruzione una centrale idroelettrica sul tipo di quella di Saint-Malo. La baia di Fundy è nota per le sue variazioni di marea che, assieme a quelle della baia di Ungava, nel nord del Québec, e all’estuario del fiume Severn, nel Regno Unito, sono le più ampie del mondo. Gli oceanografi attribuiscono una tale ampiezza di marea ad una coincidenza di tempi: il tempo che impiega la prima grande ondata ad andare dalla bocca della baia fino al capo estremo e a ritornare è lo stesso impiegato all’arrivo della marea successiva. Durante il periodo di 12,4 ore, 115 miliardi di tonnellate di acqua attraversano la baia in entrata e in uscita. L’acqua sale di livello dai 10 ai 20 metri.


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Immagine di copertina:
La centrale maremotrice del La Rance

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