ENERGIA GEOTERMICA
Impiegata in Italia, nel 1904
Una delle maggiori fonti di energia è la stessa Terra. Al suo interno, a 30 km dalla crosta, è immagazzinata una enorme quantità di energia termica, sotto forma di magma che raggiunge temperature di oltre 5.000°, impedendo alla Terra di raffreddarsi. Sebbene questa energia geotermica sia disponibile, non è facilmente sfruttabile, e si pensi alle eruzioni vulcaniche almeno per ora incontrollabili. Solo i soffioni di vapore e le sorgenti di acqua calda si prestano a uno sfruttamento industriale. Il primo impiego di energia geotermica, dovuto a Pietro Ginori e iniziato nel 1904 sfruttando i soffioni boraciferi di Larderello, in Toscana, resta tra gli esempi piú importanti nel mondo. La potenza di questi impianti è di 300 MW e ogni anno oltre 2 miliardi di kW sono prodotti. Il vapore esce dal terreno a circa 300° e viene immesso direttamente nelle turbine; ma se il soffione presenta delle impurità, dovute alla presenza di minerali, viene convogliato in scambiatori di calore, apparecchi che riscaldano acqua in grado di produrre vapore “pulito”.
Un altro tipo di energia geotermica sfruttabile è l’acqua calda che scaturisce naturalmente dai condotti sotterranei. Se questo non avviene, si ricorre a trivellazioni che permettono di utilizzare anche il calore delle rocce circostanti. Prima si trivella la superficie fino a raggiungere lo strato roccioso caldo, poi nel foro si pompa acqua ad alta pressione. A contatto delle rocce calde, l’acqua bolle, ritornando in superficie sotto forma di vapore attraverso un altro foro precedentemente trivellato. Il flusso dell’acqua immessa raffredda gradatamente la roccia, ma questo non fa che provocare altre fessure, estendendo l’area riscaldata e quindi aumentando la quantità di calore utilizzabile. I primi “pozzi” di questo genere vennero trivellati sul Jemez Plateau del Nuovo Messico, negli Stati Uniti, nel 1974; questo programma, realizzato dal Laboratorio di Los Alamos per conto del Ministero dell’Energia americano, ha dato finora buoni risultati.
Se non si incontreranno ostacoli imprevisti, un’enorme quantità di energia potrà essere resa disponibile dalla “tecnologia delle rocce calde”, ritrovabili in tutto il mondo, a diverse profondità. Prove di trivellazione sono oggi in corso in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Germania e in altre Nazioni.
VEDI ANCHE . . .
ENERGIA ALTERNATIVA – PREMESSA
ENERGIA ALTERNATIVA – I MOTORI A VENTO
ENERGIA ALTERNATIVA – ENERGIA SOLARE
ENERGIA SOLARE – IL POTENZIALE ENERGETICO
ENERGIA ALTERNATIVA – IL BIOGAS
ENERGIA ALTERNATIVA – ENERGIA GEOTERMICA
ENERGIA ALTERNATIVA – ALCOOL DALLE PIANTE
ENERGIA ALTERNATIVA – ENERGIA DAL MARE
ENERGIA ALTERNATIVA – ENERGIA DEL MOTO ONDOSO
ENERGIA ALTERNATIVA – ENERGIA LUNARE
ENERGIA ALTERNATIVA – ENERGIA DALLE MAREE
ENERGIA ALTERNATIVA – ENERGIA IDROELETTRICA
ENERGIA ALTERNATIVA – ENERGIA NUCLEARE
ENERGIA ALTERNATIVA – LA PRIMA REAZIONE NUCLEARE
ENERGIA ALTERNATIVA – ARRICCHIMENTO DELL’URANIO
Immagine di copertina – La centrale geotermica di Larderello Nel 1894, a un secolo dai primi studi sui soffioni boraciferi si avviarono esperimenti per la loro utilizzazione industriale. Nel 1904 fu messa in funzione la prima centrale termoelettrica di Larderello, oggi una dei più importanti impianti geotermici del mondo.
.
.