VANGELO SECONDO LUCA 

San Luca Evangelista, opera di Volodymyr Borovykovs’kyj

VANGELO SECONDO LUCA

Il Vangelo secondo San Luca è il terzo e il più lungo dei quattro Vangeli canonici del Nuovo Testamento biblico. Racconta la vita di Gesù di Nazaret, concentrandosi in particolare sulla sua nascita, ministero pubblico, morte, risurrezione e termina con il racconto della sua ascensione. Lo scopo di Luca nello scrivere una storia della vita, morte e risurrezione di Gesù Cristo era che le persone al di fuori della fede e della cultura ebraica potessero comprendere il messaggio di salvezza.

Luca, autore anche degli Atti, fu un colto medico siriano, convertitosi in Antiochia verso il 43. Conobbe Cristo dai primi testimoni della sua vita e si preparò alla stesura del suo vangelo con una accurata indagine (1,2-3).
All’intelligenza più profonda del mistero evangelico contribuì il fatto che Luca fu discepolo e collaboratore di Paolo (COL 4,14; FM v. 23; 2TM 4,11).
Il vangelo è preceduto da una esemplare prefazione, contenente la dedica ad un ignoto quanto illustre Teofilo – ed equivalentemente alle comunità cristiane di origine pagana – e la dichiarazione dello scopo dell’autore, che è quello di offrire i documenti che fondano la fede cristiana.
Luca è narratore di sicure risorse letterarie e inizia il suo racconto con un caratteristico “vangelo dell’infanzia” di Cristo (cc. 1-2), che con ogni probabilità proviene da ambiente palestinese, non escluso il contributo della stessa Madre di Gesù (cfr. 2,19. 51).
Lo schema ulteriore del terzo vangelo è assai vicino a quello di Marco, largamente utilizzato: preludio all’attività pubblica di Gesù (3,1-4,13), predicazione e miracoli in Galilea (4,14-9,50), viaggio verso Gerusalemme (9,51-19,28), mistero pasquale di Cristo (19,29-224,53). Il complesso di 9,51-18,24 è senza paralleli negli altri vangeli e contiene preziosi apporti di Luca.
Il vangelo, che precedette gli Atti (cfr. introd.) dello stesso autore, fu scritto fra il 65 e il 70 e presenta Cristo come Salvatore dell’intero genere umano, dando rilievo particolare alla sua bontà per i peccatori.
Ciò suggerì a Dante Alighieri la definizione di Luca come “scriba della mansuetudine di Cristo”. Altri temi significativamente sottolineati sono: la preghiera, la povertà, la gioia del vangelo, la parte delle donne nel messaggio e nella vita di Cristo.

Dedica a Teofilo – Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch’io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teofilo, perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

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