AVANGUARDIE – CUBISMO

Case all’Estaque (1908)
Braque Georges (1882–1963)
Berna Kunstmuseum
Olio su tela cm 73 x 59,5
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AVANGUARDIE – CUBISMO

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Il Cubismo rappresenta una delle più sconvolgenti rivoluzioni del linguaggio pittorico novecentesco. Affermatosi a partire dai primi anni del secolo con le personalità dominanti di Pablo Picasso e Georges Braque, dalla cui assidua collaborazione sono scaturite le opere più significative e scandalose del movimento, fu caratterizzato da un’intensa elaborazione teorica e da una spregiudicata sperimentazione formale che ne spiegano la sconcertante visione spaziale.
Nonostante la dirompente novità del linguaggio cubista, non sarebbe possibile intenderne il valore di rottura e i propositi di radicale sovvertimento delle convenzioni figurative tradizionali, senza fare riferimento a precedenti, fondamentali esperienze che hanno costituito il fertile terreno di alimentazione di questo straordinario fenomeno artistico.
In primo luogo la visione dello spazio di Paul Cézanne, basata sulla scomposizione degli oggetti in una fitta trama di pennellate di colore e spessore diverso; in secondo luogo l’esperienza cardine di Rousseau, tesa al superamento di tutte le tradizionali tecniche di rappresentazione (prospettiva, definizione plastica dei corpi, tonalismo) come liberazione della visione da tutti i filtri della razionalità; e, infine, la scultura negra, caratterizzata dall’esaltazione della forma assoluta dell’oggetto che, simile a un feticcio, implica e risolve in sé tutto lo spazio circostante. In effetti i motivi fondamentali della rivoluzione cubista non possono essere intesi senza il richiamo a quel complesso di esperienze inquadrabili entro il grande rinnovamento pittorico novecentesco.

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I mari e i cieli di Cézanne - Arte Svelata | Blog di Giuseppe Nifosì

Il mare a L′Estaque (1878-1879)
Paul Cézanne (1839-1906)
Musée national Picasso, Paris, France
Olio su tela cm 73 x 92,5

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Ad un’analisi strutturale dei quadri di Picasso e di Braque emergono questi motivi comuni: l’abolizione del criterio prospettico del digradare delle grandezze e della ordinata successione dei piani secondo la piramide visiva; la messa in discussione di una regola universale di organizzazione strutturale dello spazio, a favore di un procedimento di disgregazione e successiva riaggregazione; l’abolizione dell’unicità del punto di vista e la sovrapposizione di scorci di oggetti, ripresi da angoli visuali diversi; la ricerca di una dimensione spazio-temporale unitaria mediante la rappresentazione simultanea, in una medesima porzione di spazio, di immagini colte in frazioni temporali successive.
Nelle nature morte cubiste compaiono oggetti di uso quotidiano, profondamente radicati nella consuetudine percettiva (bicchieri, piatti, bottiglie, strumenti musicali, carte da gioco, frutti), che vengono utilizzati come puri pretesti, e che risultano tanto più deformati e irriconoscibili quanto più sono presenti nella nostra quotidiana esperienza.
Ecco il senso profondo del cubismo: rimuovere tutti gli schemi logori del nostro rapporto percettivo col mondo e della razionalità imposta alla visione, per ricreare gli oggetti secondo rigorosi criteri di definizione strutturale, non riferibili però alle sembianze della realtà esterna, bensì a un ordine che è proprio del solo oggetto artistico.

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Guernica icona di pace”, dal cartone all'arazzo | Tesori d'Italia Magazine - TesoriMagazine

GUERNICA (1937) – Pablo Picasso (1883-1973)
Centro de Arte Reina Sofia – Madrid
Olio su tela cm. 349,3 x 776,6

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