AVANGUARDIE – FUTURISMO

Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912) Giacomo Balla

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AVANGUARDIE – FUTURISMO

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Il Futurismo è il primo e unico movimento d’avanguardia nel panorama dell’arte italiana: animato da un proposito di severa critica della cultura accademica e di rigetto della tradizione, giustifica il proprio progetto rivoluzionario facendo appello a motivazioni d’ordine ideologico-politico e ad intenti di spregiudicata sperimentazione stilistica.

I futuristi infatti non distinguono tra le questioni che riguardano la sfera estetica e quella politica, creando continue interferenze fra clamorose prese di posizione ideologica nelle questioni più scottanti del dibattito politico (interventismo, socialismo ecc.) e, d’altro canto, il riferimento alle esperienze più avanzate e dirompenti del panorama artistico europeo (impressionismo, cubismo, astrattismo). Ciò dà luogo a un quadro estremamente mosso e agitato da posizioni diverse e spesso violentemente contraddittorie.
L’atto di nascita del Futurismo italiano è il manifesto di Filippo Tommaso Marinetti, che, incentrato sulle questioni letterarie, darà poi impulso a una fervida animazione in tutti i campi dell’arte fino ad arrivare ai settori specialistici dello spettacolo (scenografia, regia teatrale e cinematografia), anticipando uno dei temi qualificanti delle avanguardie artistiche del Novecento, ossia l’interdipendenza dei vari linguaggi artistici.
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Carlo Carrà, Veduta della Rotonda del Brunelleschi, 1940.

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Le personalità dominanti dell’arte futurista sono Giacomo Balla (Torino, 18 luglio 1871 – Roma, 1º marzo 1958)…., Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 19 ottobre 1882 – Chievo, 17 agosto 1916) e Carlo Carrà (Quargnento, 11 febbraio 1881 – Milano, 13 aprile 1966).
Tutti prendono le mosse dal nucleo dell’esperienza cubista, valorizzata in quanto analisi rigorosa dell’equilibrio strutturale del quadro, concepito come interazione dei valori di spazio e tempo, e di spazio e oggetti, posti in una relazione continua.
Questa impostazione, che pure ha condotto ad esiti di straordinaria efficacia innovativa, è rimasta però ancorata, secondo la critica mossa dai futuristi, ad una esigenza primaria di razionalismo, che inquadra l’esperienza cubista all’interno di coordinate culturali che si possono definire di classicismo rinascimentale.
Per i futuristi conviene invece puntare l’attenzione sul trauma dell’emozione, come contatto fulmineo e sempre diverso, nei casi infiniti della percezione, tra il soggetto e una realtà multiforme e in movimento. Ciò conduce alla esaltazione della sfera sensoria mediante la creazione di effetti travolgenti di dinamismo e velocità.
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Umberto Boccioni Autoritratto, 1916
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La ricerca plastica di Umberto Boccioni punta proprio alla sintesi dl figure in movimento e dell’elemento spaziale in cui sono immerse, come funzione di un rapporto di forze in contrasto, analizzabili in spinte e resistenze, impulsi e attriti, che arrivano a stravolgere la forma del corpo quale è percepita nell’istante scioccante della visione.
Analogamente in Giacomo Balla la ricerca pittorica mira alla resa del movimento degli oggetti e di una velocità vertiginosa e sfrecciante, ottenuta attraverso la scomposizione del movimento in immagini colte in frazioni di tempo successive e presentate simultaneamente alla visione (esemplare il gioco delle zampe e della coda del cane in Dinamismo di un cane al guinzaglio) e la totale dissoluzione dell’oggetto in una scomposizione di linee ed onde di moto a creare un ritmo dinamico vorticoso (evidente in Automobile in corsa).
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Maria Stark on Twitter: "Luigi Russolo, Automobile in corsa, 1912-1913 😍 Contemporary Collection Centre Pompidou Paris 🇫🇷… "
Dinamismo di un’automobile (1912-13)
Luigi Carlo Filippo Russolo (1885–1947)
Parigi, Musèe National d’Art Moderne
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