RITRATTO DI AGNOLO e MADDALENA DONI – Raffaello Sanzio

RITRATTO DI AGNOLO DONI (1506-1507)
Raffaello Sanzio (1483-1520)
Palazzo Pitti, Galleria Palatina, Firenze
Tavola cm 45 x 65

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Il quadro ritrae di tre quarti, sullo sfondo di un paesaggio, un giovane uomo con indosso un abito elegante ma sobrio che rivela la sua elevata posizione sociale. Si tratta di Agnolo Doni, fiorentino, mercante di stoffe, che si fece ritrarre da Raffaello insieme alla moglie, Maddalena Strozzi, raffigurata a pendant in un’altra tavola della stessa Galleria Palatina. In entrambi i dipinti Raffaello si mostra attento alla resa dei dettagli, siano essi i tratti del volto, i tessuti, le mani segnate dalle vene azzurrine, così come nel ritratto di Agnolo. In questa descrizione particolareggiata l’artista risulta influenzato da pittori fiamminghi come Memling, oltre che dal Perugino (Francesco Maria delle Opere, 1494, Firenze, Uffizi), un tempo suo maestro. Raffaello comunque va oltre questi modelli. Grazie alla luce calda e intensa e a un senso di ampiezza e di profondità, l’artista fonde armoniosamente i suoi personaggi con il paesaggio e l’ambiente circostante: significativa fu per Raffaello la lezione di Leonardo, tanto che la Maddalena Doni è una brillante citazione della Gioconda.
I Ritratti Doni compiuti a poca distanza l’uno dall’altro, così come dimostrano le recenti indagini di laboratorio che hanno stabilito che le tavole sono state ricavate dal medesimo albero, sono databili al 1506-1507, fra la Madonna del Belvedere (Vienna, Kunsthistorisches) e la Deposizione Baglioni (Roma, Galleria Borghese).

Il Ritratto di Agnolo Doni insieme a quello di Maddalena, una volta messi in vendita dalla stessa famiglia Doni, furono acquistati nel 1826 dal granduca di Toscana, Leopoldo II di Lorena e entrarono così a far parte delle collezioni di Palazzo Pitti. Fra i ritratti del primo Cinquecento fiorentino sono i soli di cui le fonti, dal Vasari (1568) in poi, ricordino sia il nome dell’autore che dei personaggi. Agnolo Doni, che sposò Maddalena nel 1504, era un ricco mercante iscritto all’Arte della lana di Firenze. Collezionista di gemme, gioielli e oggetti antichi, fu committente anche di Michelangelo (Tondo Doni, Firenze, Uffizi) e di Fra’ Bartolomeo (Sacra Famiglia, Roma, Galleria Corsini).

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RITRATTO DI MADDALERNA STROZZI  DONI (1506-1507)
Raffaello Sanzio (1483-1520)
Palazzo Pitti, Galleria Palatina, Firenze
Tavola cm 45 x 65

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