SCOTISMO – OCCAMISMO – AVVEROISMO – TOMISMO

La reazione volontaristica all’intellettualismo

DUNS SCOTO

Questa reazione è già notevole in Giovanni Duns Scoto (Doctor subtilis), nato probabilmente in Irlanda intorno al 1265; insegnò a Oxford, poi a Parigi e quindi a Colonia, dove morì nel 1308. Fu un critico sottile. Delle sue opere ricordiamo l’Opus oxoniense, l’Opus parisiense e i Quodlibeta. Quando Duns Scoto insegnava, si era già affermata la filosofia di San Tommaso che, come abbiam visto, seguendo Aristotele aveva dato una grande importanza all’intellettualismo greco. Scoto, seguendo invece di preferenza la tradizione agostiniana e mistica del suo Ordine, accentuò l’importanza della volontà e applicò questo volontarismo sia alla vita divina che alla morale umana.

Notevole è pure la sua teoria dell’individuo: la materia è la stessa in tutti gli esseri, ma si specifica via via per opera di “forme” sempre più speciali, fino alla forma specialissima, che differenzia un individuo dall’altro (Teoria dell’hecceitas), Scoto fu preso dai francescani a loro antesignano e le dispute, o meglio le logomachie, fra questi e gli intellettualisti domenicani diventarono frequentissime. Così nella scolastica la vera vita cominciava a stagnare, mentre incestivano e sbocciavano i germi del Rinascimento.

DECADENZA DELLA SCOLASTICA

Infatti, dopo San Tommaso e Duns Scoto, si può dire che la scolastica rimanesse sostanzialmente sulle posizioni conquistate. Anzi gli storici parlano di decadenza. Mancano uomini di valore; ci si compiace di minuti commenti, interpretazioni, confronti, in polemiche più o meno verbali e interminabili.

Si riproduce anche ora il fenomeno dell’analisi dei sistemi filosofici (o, per meglio dire, delle sistemazioni o somme) dei Maestri, come al tempo degli accademici e dei peripatetici. L’Umanesimo incalza. Ma prima che nuove elaborazioni di teorie si producano, il campo filosofico è diviso fra i seguaci di Duns Scoto, di Averroè e di San Tommaso. C’è pure qualche uomo di valore, che vede anche le nuove vie della scienza e avverte l’opportunità di usare metodi di ricerca più efficaci.

SCOTISMO E OCCAMISMO

Possiamo considerare affini allo scotismo, benchè avessero anche vedute proprie, i francescani Ruggero Bacone e Lullo. RUGGERO BACONE, nato a Somerset in Inghilterra nel 1214, morto nel 1294, fu maestro a Oxford e a Parigi e pubblicò l’Opus maius, l’Opus minus, l’Opus tertium. Mentre vuole che la filosofia sia assorbita del tutto nella teologia, sostiene d’altra parte l’indipendenza della scienza, raccomanda di studiare direttamente la natura, vuole l’uso del metodo sperimentale ed egli stesso ne dà efficace e proficuo esempio. RAIMONDO LULLO (1235-1315) delle isole Baleari, è celebre per la sua Ars Magna, consistente in tavole atte a combinare qualsiasi ragionamento.

Discepolo di Scoto fu GUGLIELMO D’OCKAM, francescano inglese, che visse da circa il 1280 al 1347 e insegnò a Parigi. Ritornò al nominalismo del periodo di formazione della scolastica, però assai vicino al concettualismo. Scrisse, fra l’altro, una Summa totius logicae e, come il maestro, fu anch’egli sostenitore del volontarismo. Dei molti suoi seguaci ricordiamo GIOVANNI BURIDANO, rettore dell’università di Parigi, noto  per avere sostenuto una specie di determinismo psicologico, GREGORIO di RIMINI, generale degli Agostiniani, l’uno e l’altro del secolo decimoquarto, e PIETRO D’AILLY, detto “l’aquila di Francia”, che però ne modificò in parte le teorie.

AVERROISMO

Averroisti erano detti quegli aristotelici, anche se cristiani, che professavano le dottrine di Averroè, specie quella dell’unità e comunanza dell’intelletto in tutti gli uomini, quella dell’eternità del mondo e dell’umanità, e la negazione del libero arbitrio. Faceva già capolino fra di essi la teoria delle due verità, per cui una stessa tesi poteva essere ritenuta vera dal punto di vista della ragione, e la tesi opposta anch’essa vera dal punto di vista della fede. L’averroismo si diffuse ed entrò anche in Italia, affermandosi specialmente nell’università di Padova.
Il più noto averroista fu SIGIERI DI BRABANTE, quasi contemporaneo di San Tommaso, e ricordato da Dante, il quale dice di lui che a Parigi, “nel vico degli strami, sillogizzava invidiosi veri”.

TOMISMO

I Seguaci di San Tommaso furono molti, generalmente mediocri. Però si tolgono dal comune i nomi dei domenicani GIOVANNI CAPREOLO (1380–1444), SILVESTRO DA FERRARA e TOMMASO DE VIO da Gaeta (detto il cardinal GAETANO), ambedue della prima metà del 1500. In questo secolo si rese nota la cosiddetta scolastica spagnola, che, in rispondenza alle tendenze del secolo, si occupò, oltre che di filosofia speculativa, anche di questioni sociali e dei rapporti internazionali.
Notevole il domenicano FRANCESCO DE VITORIA (1480-1546); ma il rappresentante principale ne è il gesuita FRANCESCO SUAREZ (1548-1617), autore delle Disputationes metaphisicae e del trattato De Legibus.

Cenni sulla scienza nel Medio Evo

CARATTERI GENERALI

La cultura scientifica è mediocre. Tutto si unisce in una specie di enciclopedia universale, fatta generalmente convergere a sostegno della religione, specie dagli scolastici.
Ci si appella molto ad Aristotele e si applica spesso il metodo formalistico della deduzione.

Ricordiamo la rinascita carolingia delle sette “arti liberali”, la scuola politecnica di GERBERTO a Reims, la scuola medica di Salerno; poi le università, nelle quali, accanto alla teologia, alla filosofia e al diritto, prendono sempre maggior incremento le varie scienze, specialmente la medicina.

GLI ARABI

Vanno ricordati con particolare onore gli Arabi. In astronomia e matematica essi conservarono e fusero le nozioni dei Greci e degli Indiani. Da questi ultimi accolsero le cifre, dette poi, da noi, arabiche, a cui aggiunsero lo zero. Perfezionarono la trigonometria, applicarono al calcolo l’algebra, giungendo fino alle equazioni di secondo grado. Tennero in onore l’astronomia, anche per esigenze religiose; fondarono osservatori, redassero tavole astronomiche: non fecero però nessuna grande scoperta. In fisica seguirono Aristotele. In chimica e in alchimia furono maestri (distillazione; filtrazione; calcinazione; preparazione di sali; preparazione di acidi, come aceto, acqua ragia, vetriolo). Son da segnalare in modo speciale i nomi di AVICENNA, AVERROÈ, AL HAZEN, GERAR.

ENCICLOPEDIE SCOLASTICHE

Abbiamo vari trattati sulle sette “arti liberali”. Autori notevoli ne furono i già nominati MARCIANO CAPELLA, CASSIODORO, ALCUINOISIDORO di Siviglia scrisse gli Etymologiarum libri; BEDA il Venerabile, De natura rerum; RABANO MAURO, De universo; GERBERTO, poi papa Silvestro II, una Geometria. Altri autori e opere: BARTOLOMEO ANGLICUS, De proprietatibus rerum; VINCENZO DI BEAUVAIS, Speculum, BRUNETTO LATINI, Il tesoro; SAN ALBERTO MAGNO, Liber de causis; RUGGERO BACONE, De secretis artis et naturae.

Il matematico GHERARDO DA CREMONA tradusse dall’arabo l’Almagesto (cioè ll rifacimento arabo della Meghiste Syntaxis di Tolomeo). LEONARDO FIBONACCI da Pisa scrisse il Liber Abaci. Per la geografia van ricordati GIOVANNI DAL PIAN DE’ CARPINI e i veneziani POLO, specialmente MARCO (Il Milione). Altro notevole enciclopedista del medio evo fu il medico PIETRO D’ABANO, autore del Conciliator differentiarum.

TENTATIVI DI RICERCHE SCIENTIFICHE PARTICOLARI

Non si fecero soltanto studi strani, come la ricerca della pietra filosofale, della quintessenza delle cose, dell’elisir di lunga vita, ecc., ma anche indagini serie. ALBERTO MAGNO, ad esempio, trovò processi chimici usati nell’industria anche oggi (coppellazione dell’oro e dell’argento, preparazione degli ossidi di piombo). RAIMONDO LULLO fece conoscere il calomelano, l’alcool. ARMANDO DA VILLANOVA studiò.in acidi solforico, cloridrico, nitrico. Altri studiarono lo zinco, le applicazioni dell’oppio, le preparazioni mercuriali. WITELO si occupò di ottica. Il già ricordato RUGGERO BACONE si occupò di tutte le scienze; può esser considerato un vero precursore del metodo sperimentale; trattò della teoria degli specchi e delle lenti; intuì macchine e ordigni, costruiti solo più tardi, come cannoni, navi a vapore, apparecchi di volo mediante ali artificiali.

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LA SCOLASTICA – I MISTICI – GLI ERETICI

FILOSOFI ARABI E EBREI

INTELLETTUALISMO ARISTOTELICO E LA SCOLASTICA – Scuola francescana e domenicana

LE DOTTRINE DI SAN TOMMASO

SCOTISMO – OCCAMISMO – AVVEROISMO – TOMISMO
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