BALLERINA CHE FA IL SALUTO (L’etolie) – Edgar Degas

BALLERINA CHE FA IL SALUTO (1876-1877)
Edgar Degas (1834–1917) 
MUSEO DORSAY, PARIGI
Pastello su monotipo cm 58 x 42

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Questa ballerina che saluta il pubblico è raffigurata tramite un’originale angolazione dall’alto; tra le quinte si intravedono altre figure di ballerine e un personaggio maschile vestito di scuro. Ancora una volta possiamo notare l’esigenza formale delle opere di Degas e la cura tutta particolare posta nel rendere la vivacità luminosa del volto della giovane donna, la serica lucentezza delle calze e la leggera trasparenza del tutù.
Tanto più è preciso e attento per la figura in primo piano, tanto è approssimativo nel tratteggiare le quinte e le figure sullo sfondo, in penombra, rese con semplici tocchi di colore.

“Mi chiamano il pittore delle ballerine, non capiscono che la ballerina è per me un pretesto per dipingere belle stoffe e rendere dei movimenti”.
(Degas).

 

La Ballerina che fa il saluto risale al periodo in cui Degas inizia a sperimentare la tecnica del monotipo. Il dipinto fu acquistato da Gustave Caillebotte, pittore e amico degli impressionisti, che lasciò in eredità al Museo del Lussemburgo la sua notevole collezione. Passato successivamente alla raccolta del Museo del Louvre, è oggi conservato al Museo d’Orsay.

 

La tecnica del monotipo

 

Curioso delle varie tecniche pittoriche, così come dei metodi di stampa e di incisione, Degas “inventa” negli anni 1870 la tecnica del monotipo. Questo procedimento consiste nel ricoprire una lastra di vetro con inchiostro grasso, che viene poi eliminato con un panno o uno spazzolino nelle zone che devono risultare chiare nella composizione finale; il disegno viene così trasferito, tramite la stampa. Solo la prima copia, però, presenta dei buoni contrasti, da qui il nome di monotipo (dal greco monos, unico). Tuttavia Degas riusciva a ricavarne due o tre copie che poi colorava a pastello, come questa Ballerina. L’artista veniva spesso considerato “il pittore delle ballerine”. È vero che il tema delle classi di danza, delle luci della ribalta, delle pose imposte dal balletto ai corpi delle giovanette, fu molto caro al pittore che, al rientro da un viaggio in America, confesso di essere molto contento di ritrovare le sue care danzatrici; infatti questo soggetto ricorrerà nella sua pittura fino alla fine.
In questo tema, tante volte trattato, c’è soprattutto un’instancabile ricerca degli effetti di luce che sempre lo avevano affascinato.

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AUTORITRATTO (1854-1855)
Edgar Degas(1834–1917) 
Museo d’Orsay, Parigi
Olio su tela cm 81 × 64,5

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