COME COMBATTERE LO STRESS

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L’AMICO-NEMICO CON IL QUALE È UTILE IMPARARE A CONVIVERE

Il manager di successo affetto da ipertensione, oppure l’uomo d’affari competitivo, che cura l’ulcera che lo affligge con interminabili cene di lavoro, continuando a fumare 60 sigarette al giorno, rappresentano due stereotipi di vittime dello stress. Solo raramente pensiamo di associare questa parola con la giovane coppia indaffarata nei preparativi per le nozze imminenti, o con la madre appena tornata dalla clinica con il suo piccolo o, infine, con il neopensionato che ha davanti a sé tanto tempo libero, dopo una vita trascorsa nella routine lavorativa. Eppure tutte queste persone – che si trovano ad affrontare cambiamenti importanti nelle abitudini di vita – possono sentirsi sotto “stress” e accusare i disturbi tipici che ne derivano.

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Lo stress, di per sé, non è né un pericolo né un “male”: fa parte della vita di tutti i giorni, con le sue difficoltà e i suoi momenti di gioia, quindi non può, né dovrebbe, venire evitato. Contrasti e cambiamenti sono il sale della vita, stimolano l’immaginazione e ci incitano verso nuove conquiste, sempre che si riesca a gestirli correttamente.
La vera vittima dello stress, invece, non è in grado di adattarsi alle pressioni e ai problemi nella misura adeguata. Per esempio, ripone le bollette da pagare in un cassetto per dimenticarle, oppure perde la calma, riversando il malumore sulla moglie o, infine, si trova in difficoltà nel prendere una decisione e non riesce a portare a termine un impegno prima di affrontare il successivo.
Ognuna di queste reazioni può, talvolta, essere adeguata alla situazione, ma quando diviene la risposta costante il risultato può essere quella condizione comunemente chiamata “stress”. Ma, nella maggior parte dei casi, la soluzione è proprio nelle mani della vittima stessa.
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Come le vittime dello stress possono reagire

Convivere con lo stress significa tentare di reagire nel modo migliore a ogni nuova situazione. Non esiste un sistema unico e semplice, ma gli esperti raccomandano il seguente approccio, suddiviso in quattro fasi.
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Riconoscere i segnali – Lo stress coinvolge il corpo, la mente, i sentimenti, le sensazioni e i comportamenti; i sintomi possono, di conseguenza, assumere forme diverse. In genere includono aumento della tensione muscolaredolore alla nucadolore di schienacefalea, sensazione di avere “un nodo alla gola”, scoppi di risate nervosetremoritic nervosi (come sbattere continuamente le palpebre).
Se non viene curata, la tensione muscolare può anche condurre, dopo molto tempo, a sintomi e disturbi più gravi, come ipertensione, emicrania e problemi digestivi, come  ulcera gastrica e colite. Altri sintomi che possono manifestarsi in condizioni di stress sono: pulsazioni acceleratepalpitazioniiperventilazione,  sudorazione eccessivasecchezza della gola e della boccadifficoltà a inghiottireinsonnia o altri disturbi del sonnosvenimentovertiginisensazione di debolezza e di mancanza di energiadifficoltà respiratoria.
Anche l’attività psichica, i sentimenti e il comportamento possono risentirne: difficoltà di concentrazione, vaga sensazione di ansia o di paura senza motivo apparente, periodi di irritabilità o di perfezionismo seguiti da depressione apatia sono tutti segni di stress. Altri segnali d’allarme comprendono atteggiamenti autodistruttivi, come mangiare o bere troppo, fumare eccessivamente, abuso di tranquillanti e perfino una insolita propensione agli incidenti.
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Identificare le cause – Una volta identificati i sintomi di stress, il passo successivo sarà quello di individuarne le cause. Qualsiasi evento, necessità o cambiamento, anche
solo limitato nel tempo, può alterare l’equilibrio e condurre l’individuo a una condizione di stress.
Alcuni fattori di stress sono interni: per esempio, la preoccupazione per una rata da pagare o per arrivare in tempo al lavoro, oppure il senso di colpa che deriva dal fare qualcosa che è contro i propri principi o persino il malessere dovuto a un disturbo fisico. Altri fattori provengono dall’esterno, come un ambiente rumoroso o molto inquinato, difficoltà nel lavoro oppure il pianto insistente di un bambino.
La vita moderna è spesso, di per sé, “fonte di stress”, se si considera che cambiamo abitazione o lavoro molto più spesso rispetto al passato, che oggi molti matrimoni finiscono nel divorzio, che siamo abituati a compiere viaggi in luoghi lontani, che subiamo un flusso continuo di informazioni, che compriamo e gettiamo molte più cose e in tempi sempre più brevi. Nello stesso tempo, ci preoccupiamo per le conseguenze ambientali prodotte da un consumo sempre più rapido delle risorse naturali del pianeta e da una produzione maggiore di rifiuti e, infine, per l’inquinamento,
Provate a scrivere una lista dei principali fattori di stress che incontrate di frequente, tenendo conto del fatto che avvenimenti piacevoli possono risultare altrettanto stressanti di quelli spiacevoli. L’arrivo di un neonato in casa può portare sia gioia sia notti insonni, cambiamenti nei rapporti familiari, un aumento delle spese e delle preoccupazioni e, infine, una diversa routine domestica. Anche una vacanza all’estero, magari organizzata per lasciarsi alle spalle tutti i problemi, può comportare preoccupazioni, poiché sarete costretti a cavarvela con la valuta straniera, sarete in ansia per gli inevitabili contrattempi e dovrete cimentarvi con una lingua e con persone straniere.
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Osservare le reazioni – Lo stesso fattore di stress può provocare reazioni diverse in individui diversi, o addirittura la stessa persona può avere reazioni diverse in momenti diversi. Esistono fondamentalmente tre modi di reagire allo stress: le cosiddette reazioni di “lotta”, “fuga” e di “lasciar correre”. Ciascuna si verifica in determinate situazioni e nessuna può essere considerata, di per sé, come positiva o negativa: i problemi cominciano, piuttosto, nel momento in cui abitualmente si reagisce alle situazioni sempre con Io stesso tipo di risposta, mentre l’alternativa potrebbe portare a risultati più positivi.
Sulla lista che vi apprestate a compilare scrivete le seguenti descrizioni per individuare il modo in cui reagite a ognuno dei fattori di stress. Se ne risulta che le vostre reazioni sono sempre le stesse, provate a formulare altre possibilità di reazione e l’effetto che potrebbero avere in ciascun caso; se vi sembrano favorevoli, cercate di metterle in atto.
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Reazione di lotta – Esistono due forme, quella interna e quella esterna. Quella esterna consiste nell’affrontare i problemi incontrati in modo diretto e positivo, talvolta anche prima che si manifestino. Le persone inclini a questo tipo di reazione sono spesso energiche, ambiziose e competitive. Sovente hanno raggiunto una posizione sociale elevata, spronandosi al continuo miglioramento; sono irritabili o impazienti nei confronti di coloro che manifestano un approccio differente. È tipica la loro difficoltà al rilassamento e sono soggetti a rischio per i disturbi cardiaci.
I problemi possono essere affrontati altrettanto direttamente con la reazione combattiva interna; le persone di questo tipo, però, appaiono fredde, poco emotive, ben organizzate e controllate. Tendono ad avere modi particolari, prestabiliti, nel gestire le situazioni e si oppongono a qualsiasi cambiamento. Uno squilibrio in questa direzione può manifestarsi con disturbi digestivi, come colite ulcera gastrica.
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Reazione di fuga –  Non appena possibile, i problemi vengono evitati, o negandone l’esistenza, oppure delegandoli ad altri. Nel migliore dei casi, questo comportamento rende le persone attente e caute, mentre, nel peggiore, le induce a perdere il controllo delle situazioni e a diventare dipendenti da altri.
Coloro che utilizzano la fuga come reazione corrono il rischio di non realizzare completamente il loro potenziale, oppure di non imparare mai a esprimere i loro sentimenti.
I pericoli, inclusa la tendenza a isolarsi, a rinchiudersi in se stessi e, in casi estremi, a sentirsi veramente disperati, si collegano a un rischio maggiore di sviluppare un cancro.
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Reazione di lasciar correre – Questo tipo di reazione comporta l’accettazione dei fattori di stress senza né combatterli, né fuggirli. La teoria è quella del “farsi trasportare dalla marea”, lasciando che siano i sentimenti provati in quel preciso momento a fare da guida. In questo caso, il soggetto può apparire incerto, senza valori e convinzioni precise. Si trova difficile prendere decisioni passando poi ai fatti, si può addirittura avere la sensazione che niente sia veramente importante. Le persone che hanno questo tipo di reazione possono essere facilmente vittime di incidenti o malattie banali e possono altrettanto facilmente aderire a sette religiose o a regimi salutistici.
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Sviluppare un approccio olistico – Una volta individuate e poste sotto controllo le reazioni allo stress, prendete in considerazione un approccio più ampio e che sia in grado di garantire risultati più stabili nel tempo. Per raggiungere il benessere e l’armonia generale bisogna impegnarsi tutta la vita, anche se i risultati non saranno mai definitivi. Gli esperti suggeriscono di procedere per gradi.
Bisogna cercare di essere sempre consapevoli dei principali fattori di stress e delle proprie reazioni ad essi durante la routine quotidiana. Abbiate cura di voi, consumando pasti equilibrati, facendo regolare esercizio fisico e dormendo a sufficienza.
Scendete a compromessi invece di ricorrere a soluzioni estreme o di lasciare i problemi risolti solo a metà. Cercate eventualmente l’aiuto di altre persone che rispondano alle vostre esigenze. Cercate di praticare tecniche di rilassamento e respirazioneyoga meditazione tutti i giorni.
Esprimete le vostre sensazioni e i vostri sentimenti, e se vi accorgete di non essere in grado di farlo, la psicoterapia, la terapia delle arti figurative o la bioenergetica potrebbero rappresentare un valido supporto.
Potete anche cercare di abbozzare un “progetto di vita” personale, ovvero una visione generale della vostra vita, a partire dalla nascita, via via attraverso gli eventi fondamentali che l’hanno caratterizzata, come il matrimonio e la nascita dei figli, eventuali gravi malattie, la situazione presente e infine le aspirazioni e i traguardi futuri. Questo panorama potrà fornivi un’ampia prospettiva dei problemi attuali e aiutarvi a prevedere future situazioni di stress.
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MEDICINA NATURALE 

NATUROPATIA
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Si consiglia una dieta sana, eventualmente integrata da supplementi multivitaminici e minerali per compensare l’aumentato dispendio di energia provocato dallo stress. Cercate di non aspettarvi una riduzione della tensione, e quindi un miglioramento, fumando, bevendo alcolici e caffè o assumendo tranquillanti. Praticate invece esercizio fisico o dedicatevi a tecniche di rilassamento o di meditazione e concedetevi regolarmente momenti di autentico relax.
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FITOTERAPIA – LE ERBE
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Come rilassanti, si consigliano infusi di melissacamomillafiori di tiglio o biancospino. Il fitoterapeuta potrebbe anche prescrivere altri rilassanti di maggiore efficacia, come estratti di lattugavalerianapassiflora, oppure ricostituenti come la verbena, la sequoia gigante o, come ultimo rimedio, potrebbe suggerire di cambiare stile di vita. Per ridurre l’ansia è utile l’assunzione di Tilia tomentosa 1 DH, 50 gocce al mattino e alla sera in poca acqua.
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TERAPIA DEL COMPORTAMENTO
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I terapeuti ritengono importante l’apprendimento di tecniche di rilassamento, sia utilizzando metodi specifici, come lo yoga, oppure semplicemente consigliando al paziente di sfruttare al meglio il tempo libero, cercando di dimenticare il lavoro e di distrarsi il più possibile. Imparate a dire di “no”. Concedetevi delle pause, anche se di pochi minuti, ogni ora. Affrontate i problemi che vi si presenteranno e cercate di gestirli da soli: non dimenticate la differenza che esiste tra essere preoccupati per un problema e cercare un modo per affrontarlo. Evitate di porvi obiettivi irraggiungibili.
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OMEOPATIA
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Nei casi di stress dovuto a un trauma emotivo, a un lutto o a esperienze infelici, si consiglia Ignatia 30 CH. Se il lavoro, il divertimento, l’eccesso nel mangiare e nel bere comportano problemi di digestione o irritabilità, provate ad assumere Nux vomica 30 CH. Agli studenti, nei casi in cui è richiesta particolare concentrazione, o a coloro che si sentono deboli e depressi potrebbe giovare Acidumphosphoricum 30 CH. Assumete 5 granuli al giorno per uno-due mesi del rimedio più adatto.
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TERAPIA DELLE ARTI FIGURATIVE
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Si offre al paziente l’opportunità di esprimere le proprie frustrazioni in modo creativo. Attraverso il disegno e la pittura, l’individuo impara a entrare in contatto con pensieri e sentimenti dei quali forse non è neppure consapevole, in un ambiente dove non è portato ad assumere un alleggerimento competitivo.
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I movimenti lenti e fluidi di questa disciplina hanno Io scopo di creare l’equilibrio tra il corpo, la mente, le sensazioni e le emozioni, allentando le tensioni e ristabilendo il  flusso dell’energia. All’allievo viene insegnata una respirazione corretta, ovvero un particolare modo di espirare che ha lo scopo di indurre il rilassamento e la calma. I terapeuti sostengono che il Tai-chi è in grado di migliorare il comportamento fisico nello stesso modo in cui crea un’armonia interna e un’atmosfera libera da competitività e stress.
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ALTRE POSSIBILITÀ DI CURA

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Terapia gestuale – Praticata in gruppo o a livello individuale, questa terapia può allentare le tensioni e facilitare il rilassamento, aiutando a esprimere emozioni represse.
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Terapia del colore – La sostituzione della luce fluorescente, nell’ambiente di lavoro, con lampadine che emanano una luce simile a quella del giorno, si dice che possa contribuire a ridurre lo stress.
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Massaggio – Nei casi in cui lo stress si manifesta in contratture muscolari o in disturbi emotivi, un massaggio dolce e accurato può aiutare a ristabilire l’equilibrio, superando le resistenze del soggetto ed eventualmente eliminando le cause del problema.
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Riflessologia – L’approccio principale di questo trattamento consiste nell’indurre il rilassamento generale, ma è anche in grado di trattare sintomi fisici, agendo sulle relative aree riflessogene.
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Terapia della musica – Ascoltare qualche brano musicale al rientro a casa, dopo una giornata di lavoro, è spesso considerato un buon metodo per allentare lo stress. Frequentare sedute terapeutiche può aiutare a rilassarsi e a condividere le proprie emozioni con altre persone attraverso l’espressione musicale.
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Training autogeno – Può venire insegnato a ridurre le tensioni e quindi a gestire meglio situazioni stressanti che si possano presentare in futuro.
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Ipnositerapia – Durante lo stato di ipnosi vengono impartiti al paziente suggerimenti che continuano a essere efficaci anche dopo la fine della seduta e gli si insegnano tecniche di autoipnosi utili per facilitare il rilassamento.
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Yoga  – Il soggetto apprende una serie di posizioni e di tecniche di respirazione che favoriscono il rilassamento e creano un equilibrio tra mente e corpo.
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Agopuntura – Si tratta di impostare la terapia secondo i canoni della medicina tradizionale cinese, correggendo gli squilibri dell’energia, diagnosticati secondo gli antichi metodi dei “cinque elementi” e dei “dodici polsi”. Il trattamento, per questo motivo, sarà assolutamente individuale.
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MEDICINA TRADIZIONALE 

I medici possono fornire consigli generali per combattere lo stress, per esempio diminuire la mole di lavoro, praticare sport o imparare una tecnica di rilassamento. Spesso, vengono anche prescritti tranquillanti, che permettono di affrontare il problema con tecniche più specifiche.
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PROBABILITÀ DI DIVENIRE VITTIMA DELLO STRESS

Gli effetti fisici e psichici non sono soltanto dovuti alla “quantità” di stress accumulato, ma dipende anche dal livello delle vostre difese e da quanto esse possano consentirvi di superare le situazioni stressanti.
I seguenti test sono stati elaborati per valutare entrambi i fattori. Il primo misura il livello di stress al quale siete attualmente soggetti; il secondo valuta la vostra capacità di padroneggiarlo.
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TEST 1

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Ecco i dieci modi  più diffusi di reagire alle tensioni. Valutate ogni reazione da 1 (non stressante) a 5 (molto stressante). Se avete reagito come qui descritto negli ultimi, 6 mesi segnate nella colonna “Passato” il numero corrispondente all’intensità di stress di quel periodo. Nel “Futuro” segnate i numeri che rappresentano l’intensità di stress che prevedete nei  prossimi 6 mesi. Fate la somma dei valori  “Passato” e “Futuro” e poi dei due risultati. Un punteggio di 30 segnala un potenziale problema nell’affrontare lo stress, mentre uno che supera 53 indica la necessità di adottare metodi più adeguati, per affrontarlo.
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TEST 2

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Questo test ha lo scopo di stabilire in che misura il vostro stile di vita è in grado di aiutarvi a rafforzare le vostre difese contro lo stress. Date una valutazione (1 = quasi sempre; 5 = mai) per ciascuna delle risposte relative alle 20 affermazioni qui riportate, considerando la frequenza dei casi in cui le ritenete valide.
Sommando i valori delle risposte, otterrete il punteggio totale.
Se è inferiore a 45, avete una forte resistenza allo stress e uno stile di vita sano. Un punteggio da 45 a 55 è indice di una predisposizione agli effetti negativi di avvenimenti stressanti, perciò si consiglia di considerare diversamente alcuni aspetti della vita quotidiana. Se il punteggio supera 55, lo stress potrebbe diventare un rischio ed essere necessaria una revisione del vostro stile di vita.
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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

ABCDEFG – H – I – J – KLMNOPQRST – U – V – W – X – Y – Z

INDICE DELLE MALATTIE E DELLE PIANTE PIÙ INDICATE PER CURARLE

ABCDEFGHILMNOP – Q – RSTUV – Z

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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