STRESS E MALATTIE

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STRESS E MALATTIE

Lo stress gioca un ruolo determinante nel causare, protrarre e peggiorare le malattie. Quando l’organismo è costantemente in stato di allarme, pronto “alla lotta o alla fuga”, continua a produrre quantità elevate di alcuni ormoni. Quando si è sotto stress, non solo si tende a mangiare più in fretta e a prestare poca attenzione alla dieta, ma anche la digestione dei cibi è alterata e il corpo non riesce a trarne il massimo vantaggio nutrizionale.

Di conseguenza, il fegato rilascia in circolo una quantità maggiore di zuccheri e di grassi, che non possono però essere utilizzati dall’organismo, a meno che non si riduca lo stress mediante l’attività fisica. Il risultato è che tali sostanze si depositano in altre sedi del corpo, solitamente nelle arterie coronarie. Inoltre, intestino e reni funzionano con minor efficienza, e non riescono a eliminare dall’organismo tutti i residui metabolici e le tossine.
Dal momento che il sistema immunitario è compromesso, il soggetto è piri esposto alle malattie e meno in grado di combatterle quando le contrae. La tensione muscolare costante causa indolenzimento e dolori, che possono cronicizzarsi.
Se una persona è costantemente sotto stress, è facile che lamenti frequenti disturbi digestivi, stitichezza o diarrea, insonnia, tendenza a sudare senza motivi apparenti, cefalea, mal di schiena e dispnea.
È noto che lo stress contribuisce all’insorgenza di ulcere gastriche e duodenali, all’innalzamento della pressione arteriosa e alla comparsa di disturbi cardiaci e circolatori.
E anche in parte responsabile della presenza di crisi asmatiche e ha un ruolo nella patogenesi dell’artrite reumatoide e degli eczemi.
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L’ipocondria

Si tratta di un atteggiamento psichico caratterizzato da una costante apprensione per la salute e dall’ossessiva tendenza a sopravvalutare disturbi anche minimi. L’individuo che ne è affetto consulta spesso i medici per malesseri che non hanno alcuna causa organica e infastidisce familiari e amici con la descrizione delle proprie malattie immaginarie.
Gli ipocondriaci veri e propri sono soggetti molto insicuri che si rifugiano nella malattia in quanto hanno bisogno di sentire che gli altri si preoccupano e si prendono cura di loro. Alcuni, invece, affetti da “patofobia”, vivono nel terrore di contrarre una malattia mortale e ricorrono a mezzi stravaganti per evitare di esporsi a rischi per la salute.
Molte persone vanno dal medico per lamentarsi di una lunga serie di disturbi trascurabili, perché hanno troppa paura di rivelare una fonte di maggior preoccupazione. Ciò vale in particolare per i disturbi correlati allo stress e per i problemi inerenti alla sfera sessuale.
Una volta identificato o risolto il problema principale, di solito quelli meno importanti spariscono spontaneamente. Molti sono affetti da malattie psicosomatiche, spesso provocate dallo stress. Anche se non sussistono cause organiche vere e proprie, i sintomi sono ugualmente reali e fastidiosi.
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La depressione

Tutti possono sentirsi depressi di tanto in tanto, per pochi minuti o anche per giorni o settimane. Spesso si è in grado di identificare la causa della depressione: il divorzio o la rottura di una relazione, l’abbandono della casa da parte dei figli, la bocciatura a un esame o la promozione di qualcun altro al proprio posto.
Si può cadere in preda alla depressione perché non si riesce a gestire le proprie finanze, o a far fronte alle esigenze della vita quotidiana, o quando si prevede una crisi imminente, situazione che spesso è anche fonte di ansia.
Altre tipiche cause di depressione sono la perdita del posto di lavoro, un grave trauma, l’insorgenza di una malattia grave o cronica, la nascita di un figlio, o l’uso di determinati farmaci. Questo tipo di depressione fa parte della vita stessa.
La depressione diventa un problema solo quando assume aspetti esagerati. Per esempio, è considerato normale essere profondamente addolorati per la morte di una persona cara. Di solito, però, dopo un periodo iniziale di grande tristezza, ci si fa a poco a poco una ragione della perdita. Se non ci si riesce, la depressione non si allevia e può trasformarsi in un problema di per sé, piuttosto che rappresentare semplicemente una reazione a un evento.
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La depressione esogena

La depressione causata da fattori esterni viene definita esogena e provoca modificazione nel comportamento. L’individuo depresso trova difficile concentrarsi o trarre piacere da qualsiasi cosa faccia. La sua visione del mondo si distorce e avvenimenti che normalmente sarebbero considerati nella loro giusta dimensione appaiono come difficoltà insormontabili. Via via che lo stress aumenta, il depresso si lascia travolgere da un’intensa agitazione che lo rende sempre meno in grado di far fronte agli eventi. Qualsiasi insuccesso si trasforma in una prova di incapacità e di inadeguatezza, segni palesi che sollevarsi dal fondo è impossibile: in tal modo la depressione si aggrava.
La convinzione che non vi sia modo di tirarsene fuori è tipica della depressione cronica. Con la riduzione della capacità di concentrazione, anche la memoria risulta compromessa e la spirale negativa della depressione continua.
Avendo ormai perduto qualsiasi fiducia nella propria capacità di far fronte ai problemi, i depressi abbandonano persino la volontà di tentare: smettono addirittura di lottare. In questa situazione possono escludersi da qualsiasi attività e da qualunque tipo di rapporto, si segregano in casa e infine non riescono più neppure a scendere dal letto.
La sensazione di nullità e di inadeguatezza può diventare cosi intensa da far loro contemplare l’idea di togliersi la vita.
Contrariamente alla credenza popolare, le persone che parlano di suicidio spesso lo tentano davvero.
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La depressione endogena

Non tutte le depressioni vengono scatenate da eventi facilmente identificabili. Sembra che la depressione endogena. abbia origine all’interno dell’organismo.
Medici e psichiatri ritengono che sia causata da anomalie biochimiche cerebrali. Tende a comparire all’improvviso e senza un motivo apparente, ed è spesso associata a disturbi del sonno, soprattutto il risveglio precoce, e a variazioni di peso.
La depressione endogena può essere trattata con farmaci antidepressivi.
Chi soffre di depressione deve rivolgersi al medico, poiché è importante che venga formulata una diagnosi precisa. Le indicazioni riportate in questa pagina possono aiutare a far fronte a stati di lieve entità, ma la depressione endogena o la depressione cronica esogena richiedono uh trattamento sotto controllo medico.
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Fobie, ossessioni e “ruminazioni”

La fobia è un timore immotivato e irrazionale – ammesso anche da chi ne soffre – di oggetti, animali, persone o situazioni tali da compromettere gravemente la vita dell’individuo, impedendogli di svolgere qualsiasi normale attività.
L’agorafobia, cioè la paura di uscire o degli spazi aperti, può spesso tenere prigioniero un soggetto nella sua stessa casa; la claustrofobia, ossia il panico provocato dal trovarsi in luoghi chiusi, frequentemente connessa con un senso di colpa o di inferiorità, può rendere impossibile alla persona che ne soffre di servirsi dei mezzi pubblici.
Anche le ossessioni sono manifestazioni della paura: chi ne è affetto mette in atto rituali complessi ed elaborati per evitare l’oggetto dei suoi timori. Per esempio, una persona con un’anormale ed esagerata preoccupazione nei riguardi della sporcizia può ripetere all’inlinito complicate procedure di pulizia.
Le cosiddette “ruminazioni” comportano pensieri ansiogeni insistenti, quali per esempio “sto per gettarmi giù dalla finestra”, anche se poi il proposito non viene messo in atto. Il pensiero è talmente terrorizzante che chi soffre di queste forme nevrotiche fa di tutto per evitare di compiere l’azione temuta.
Le fobie, le ossessioni e le ruminazioni peggiorano quando il soggetto che ne è vittima è ansioso, stanco o depresso. Lo sforzo per combatterle può peggiorare la gravità della situazione ed è indispensabile ricorrere all’aiuto di uno specialista o di uno psicologo, perché possono essere sintomi di un grave conflitto interiore, che soltanto la psicoanalisi è in grado di scoprire (turbe psichiche di origine familiare, religiosa, sessuale ecc.).
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Se siete depressi

Provate a seguire i seguenti consigli:
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* Cercate di individuare la fonte della depressione e di trovare il sistema di modificarla.
Anche un piccolo cambiamento può risultare sufficiente.
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* Cercate aiuto. Il sostegno degli amici e dei familiari è importante per combattere la depressione nelle sue fasi precoci. Sforzatevi di parlarne con gli altri.
Anche se a volte i consigli non servono, il contatto sociale contribuirà a distogliervi dal problema che vi assilla. Ogni minuto di sollievo dalla depressione può rappresentare un segno di ripresa nei confronti di una vita normale.
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* Cambiate lo stile di vita. Trovatevi un hobby, o fate esercizio fisico, che è di per sé un antidoto contro la depressione.
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* Non cercate di risolvere contemporaneamente tutti i vostri problemi: è un sistema destinato a fallire, che non ridurrà la depressione. Invece, affrontate un problema per volta.
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* Mangiate con regolarità. La depressione tende a far diminuire l’appetito. Se dovete incrementare l’attività fisica, avete bisogno di un adeguato apporto di energia.
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* Rendetevi conto che il vostro modo di pensare e di agire trae origine, in gran parte, dalla depressione. In queste condizioni, è facile cadere nella trappola di considerare qualsiasi evento come una prova di personale incapacità.
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Se una persona cara è depressa
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A casa o nell’ambiente di lavoro, fate attenzione se qualcuno cambia il modo di comportarsi.
In tal caso è bene tener presente che:
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* Il dolore psichico fa male come il dolore fisico.
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* Non dite a nessuno di “rimettersi in carreggiata” o di “uscirne fuori”.
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* Non elencate a una persona tutti gli aspetti della sua vita che andrebbero migliorati.
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* Più presto si cerca aiuto, meglio è. Suggerite a chiunque manifesti sintomi di depressione di consultare uno psicoanalista o uno psicoterapista.
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Fobie e ossessioni: ricerca di aiuto
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Se una o più delle situazioni seguenti vi riguardano, può essere il momento di prendere adeguati provvedimenti:
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* La paura sta diventando troppo grande per poterla controllare.
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* La vostra vita sta andando a rotoli a causa dei sintomi che presentate.
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* La vita sta diventando insopportabile, perché non ne potete più, o perché vi rendete conto che la causa delle vostre ansie è inevitabile.
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* Manifestate parecchi sintomi di ansia o di depressione, quali tremori alle mani, palpitazioni e insoliti indolenzimenti e dolori.
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* Gli altri vi spingono a rivolgervi a qualcuno in grado di aiutarvi.
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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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