QUATTRO APOSTOLI – Albrecht Dürer

SAN GIOVANNI EVANGELISTA E SAN PIETRO (1524 circa)
Particolare dei Quattro Apostoli
Albrecht Dürer (1471–1528)
Olio su tavola di tiglio cm 215 × 76
Alte Pinakothek, Monaco 

La tavola presenta qui sopra la figura di San Giovanni Evangelista di grandezza naturale che, in piedi, sostiene il libro aperto del Vangelo. Un ampio manto purpureo avvolge il corpo del Santo ricadendo in numerose pieghe e mette in risalto il forte contrasto del verde della veste e del risvolto giallo oro. Dietro è l’anziano San Pietro che, con la testa e lo sguardo abbassato, mostra la chiave. Una lunga iscrizione con passi tratti dalle Sacre Scritture, correda la parte sottostante della tavola: si riferisce alle polemiche religiose scaturite con l’avvento della Riforma luterana alla quale, dal 1525, aveva aderito anche Norimberga, città di Dürer. L’opera non deve essere scissa dal suo pendant raffigurante i Santi Marco e Paolo, pure nella Pinacoteca di Monaco. Per la composizione artistica globale, oggi più comunemente conosciuta come i Quattro Apostoli, Dürer esegui fin dal 1523 alcune incisioni e alcuni studi di figura, tra i quali il più noto è un San Filippo, utilizzato poi per la figura di San Paolo. Infine si segnalano alcuni disegni preparatori per le teste degli apostoli che mostrano, come nella redazione finale, quanto l’artista si avvicinasse sempre più, in questa fase di maturità artistica, al concetto di imitazione del naturale e all’ideale di proporzionalità a cui è necessariamente soggetto il corpo umano.
Ne costituiscono una esplicita testimonianza i Quattro libri sulla proporzione del corpo umano a cui Dürer lavorò negli ultimi mesi di vita.

Secondo un’ opinione diffusa tra gli studiosi la tavola e il pendant devono essere considerati come i laterali di un trittico, mai realizzato, sul tipo di quello di Santa Maria dei Frari a Venezia di Giovanni Bellini, datata 1488. Per la parte centrale era stata forse progettata una Sacra Conversazione, oppure una Crocifissione.

Sebbene nessun ricordo sia giunto a convalidare tale ipotesi, è certo che Dürer abbia donato i due pannelli alla città di Norimberga ricevendone in cambio un compenso in moneta. La grande fama raggiunta dai Quattro Apostoli è confermata dalle numerose copie che furono realizzate quando i dipinti giunsero a Monaco.

QUATTRO APOSTOLI (1526)
Albrecht Dürer (1471–1528)
Olio su tavola di tiglio cm 215 × 76
Alte Pinakothek, Monaco

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