P – GRANDI INVENTORI

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PACINOTTI Antonio
(Pisa, 17 giugno 1841 – Pisa, 25 marzo 1912)
Antonio Pacinotti nacque il 17 giugno 1841 a Pisa. Il padre era professore di fisica nella locale università, e Antonio, terminati gli studi, gli fu assistente. Si trasferì quindi a Firenze per un incarico universitario di breve durata.
Nel 1864 fu nominato professore di chimica e fisica dell’Istituto Tecnico di Bologna, e nel 1873 professore di fisica all’Università di Cagliari. Dal 1881 fino alla morte, Pacinotti tenne la cattedra di fisica all’Università di Pisa.
Ancora studente, Pacinotti si era interessato alle ricerche sull’elettromagnetismo e, già nel 1858, aveva costruito il primo modello di una macchina elettromagnetica, da lui denominata “anello”, e da allora conosciuta appunto come “anello di Pacinotti”.
Interrotte le ricerche nel 1859 per partecipare alla II Guerra di Indipendenza italiana, l’anno successivo realizzò un modello perfezionato della sua macchina, una dinamo che poteva funzionare da motore elettrico.
Nel 1865, Pacinotti si recò, su incarico ministeriale, a Parigi, per compiere studi di meteorologia. Lì ebbe modo di frequentare il laboratorio di Louis Froment, celebre costruttore di apparecchi elettrici. Durante una di queste visite illustrò la sua macchina all’ingegnere belga Zénobe Théophile Gramme.
Nel 1869 questi brevettò una macchina dinamo-elettrica, evidentemente ispirata a quella di Pacinotti, che svolse un’ininterrotta azione per rivendicare a sé l’invenzione.
Dal 1870 Pacinotti si dedicò nuovamente a studi di elettromagnetismo, oltre che di astronomia e ottica. Morì il 25 marzo 1912, a Pisa.
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PARSON Sir Charles
 (Londra 1854 – Kingston, Giamaica, 1931) p.d.
Ingegnere inglese, inventore della turbina a vapore.
Nel 1884 Parsons entrò a far parte di una società di Gateshead, nella Contea di . Durham, che fabbricava dinamo elettriche azionate da macchine a vapore alternative (con movimento di va-e-vieni). Egli era dell’idea che il rendimento di queste dinamo sarebbe stato superiore se fossero state azionate direttamente da un albero motore, e quello stesso anno costruì un motore a turbina funzionante a vapore.
Nel giro di quattro anni vennero costruire circa 200 di quelle macchine, utilizzate soprattutto per generare la corrente necessaria all’illuminazione sulle navi.
Nel 1889 Parsons fondò una propria fabbrica a Newcastle upon Tyne e l’anno successivo installò due delle sue macchine nella centrale elettrica della città.
Cinque anni dopo, nel 1895, costituì la Parsons Marine Steam Company e montò un motore a turbina su un’imbarcazione sperimentale di 44 t,  la Turbinia.
A tutta prima l’Ammiragliato inglese non fu convinto di tale mezzo di propulsione. Parsons, allora, per dimostrare alle autorità che il suo motore funzionava davvero, si “intrufolò” nel bel mezzo della rassegna navale che si stava tenendo (era il 1897) a Spithead – l’ancoraggio situato tra il porto di Portsmouth e l’Isola di Wight – per celebrare il 60° anniversario del regno della regina Vittoria.
La Turbinia, lunga 30 metri, con lo stesso Parsons al timone, sfrecciò in mezzo allo schieramento delle navi da guerra, alla velocità di 14.5 nodi, superiore di oltre 7 nodi a quella del più veloce cacciatorpediniere della flotta inglese.
In seguito allo strepitoso successo, Parsons ebbe l’incarico di costruire due cacciatorpediniere a turbina, il  Viper e il Cobra.
Nel 1905 l’Ammiragliato inglese decretò che tutte le navi da guerra dovevano essete munite di turbine.
La Compagnia di Navigazione Cunard ne segui l’esempio, adottando quel tipo di motore per il transatlantico Carmaniadi 30.000 t.
Due anni dopo, nel 1907, venne varato un altro piroscafo a turbine, il Mauritania, che nel suo secondo viaggio – da New York a Queenstown, nell’Irlanda del Sud – stabili il tempo record di quattro giorni, 22 ore e 29 minuti. E conservò questo primato dal 1907 al 1931.
Parsons, nominato cavaliere nel 1911, ottenne in tutto più di 300 brevetti. E ancora oggi, gli automobilisti beneficiano di quell’altra sua significativa invenzione che sono le catene da neve.
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PASCAL Blaise
(Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623 – Parigi, 19 agosto 1662) ok
Matematico, fisico e filosofo francese, inventore della prima calcolatrice meccanica.
Pascal aveva solo 19 anni quando costruì una macchina calcolatrice per aiutare il padre, anch’egli matematico, nei suoi calcoli. L’invenzione di Pascal, che funzionava per mezzo di ingranaggi, fu brevettata, ma si rivelò troppo costosa per essere prodotta su larga scala.
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PÉRIGNON Dom Pierre
 (Sainte-Menehould, 1639 – Hautvillers, 24 settembre 1715)
Monaco francese, cantiniere e inventore dello champagne.
Verso il 1670, Dom Pérignon ebbe l’incarico di curare la cantina del monastero dei Benedettini di Hautvillers, nella zona di Champagne. Si propose quindi di migliorare la reputazione di cui già godeva il monastero in fatto di vini, e con una sapiente mescolanza di uve bianche e rosse della regione ottenne lo champagne.
Per mantenerne l’effervescenza naturale, il vino veniva fatto fermentare d’inverno, in tini di legno. A primavera, vi si aggiungeva dello zucchero, e il vino veniva travasato nelle più spesse bottiglie disponibili, dove avveniva la seconda e più importante fermentazione. Al posto dei soliti tappi di legno avvolti nella canapa – incapaci di resistete alla pressione generata dall’effervescenza all’interno delle bottiglie – si usavano turaccioli di sughero di Spagna.
Ogni mattina, prima di colazione, il Dom (titolo che si dava a certi monaci) assaggiava lo champagne prodotto, che poi prese anche il suo nome, e pronunciava un giudizio di esperto sulla qualità di ogni singola partita.
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PILKINGTON Sir Alastair
Lionel Alexander Bethune Pilkington
(Calcutta, 7 gennaio1920 – Londra, 5 maggio 1995)
Ingegnere inglese, inventore del vetro float-glass, cioè di un vetro ottenuto con il procedimento di galleggiamento.
Nel 1952, mentre lavorava nella vetreria di famiglia, Pilkington ebbe l’idea di produrre lastre di vetro di spessore uniforme, senza “bolle” e privo di incrinature. Si mise a capo di una squadra di operai e nel 1958, dopo parecchi tentativi, riuscì a ottenere il primo metro quadrato di vetro con il processo di galleggiamento, così chiamato perché, all’uscita del forno, il vetro liquido viene fatto galleggiare sulla superficie di un bagno di stagno fuso, dove si raffredda. La superficie piana dello stagno rende la superficie del vetro perfettamente levigata e brillante.
L’anno successivo, nel 1959, venne data la notizia ufficiale di quel procedimento e si ebbe una forte richiesta di quelle perfette lastre di vetro di 6 mm di spessore.
Pilkington, nominato cavaliere nel 1970, rivelò che in origine il suo vetro era stato fabbricato con attrezzature “vecchie e fatiscenti”.
Ma quando si sostituirono le parti consumate, la qualità del vetro peggiorò notevolmente, e solo riproducendo condizioni in tutto simili a quelle dei vecchi impianti si poté nuovamente ottenere un vetro di notevole qualità.
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PITMAN Sir Isaac
 (Trowbridge, Wiltshire, 4 gennaio 1813 – Bath, 22 gennaio 1897) ok

Educatore e inventore inglese, cui si deve il sistema stenografico che porta il suo nome.

Intorno al 1830, Pitman eseguì uno studio scientifico sul sistema stenografico a base alfabetica dello stenografo inglese Samuel Taylor (1786-1816), e creò un proprio metodo perfezionato, basato sulla fonetica, cioè sui suoni delle parole.
Nel 1817, Pitman pubblicò un libro la edizione economica, intitolato Stenographic Sound-Hand, che ebbe un notevole successo di vendite, cui fece seguito sei anni dopo un altro libro intitolato Phonography.
Pitman aprì poi un istituto di fonetica a Bath, nell’Inghilterra occidentale, dove aveva già diretto una scuola privata per bambini, e visse abbastanza a lungo da vedete il proprio sistema stenografico imporsi largamente su quelli precedenti.
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PULLMAN George Mortimer
 (Brocton , 3 marzo 1831 – Chicago , 19 ottobre 1897) 
Industriale americano, ideatore dell’omonima carrozza ferroviaria.
Le carrozze letto dei treni circolavano già in America da prima del 1840, ma fu Pullman, un imprenditore di Chicago, che le trasformò in carrozze di lusso.
La sua prima versione, la Pioneer, comparve nel 1865. Aveva lettini superiori pieghevoli e divani che potevano essere trasformati in lettini.
Due anni dopo Pullman divenne presidente della Pullman Palace Car Company, che noleggiava le carrozze letto alle compagnie ferroviarie.
Nel 1880, per alloggiare i suoi dipendenti, costruì la città modello di Pullman – un quartiere dell’odierna Chicago – e nei loro confronti amò essere un “capofamiglia”.
In seguito inventò e costruì le carrozze ferroviarie intercomunicanti – con passaggi coperti tra una e l’altra – e introdusse il vagone ristorante.

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