A – GRANDI INVENTORI

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GRANDI INVENTORI

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ANZANI  Alessandro
(1877-1956)
Alessandro Anzani nacque a Gorla, un sobborgo di Milano, il 5  dicembre 1877. Trascorse un’infanzia tranquilla e modesta, lavorando ancora giovanissimo nella piccola officina di uno zio materno. A 23 anni emigrò in Francia in cerca di fortuna. Si stabili a St. Nazaire. Sognando di diventate un campione ciclista, comprò una bicicletta e si dedicò con passione a questo sport. Ma il caso lo fece incontrare con il marsigliese Emile Cornet, un costruttore di motociclette, che lo spinse a interessarsi al nuovo mezzo.
Ben presto Anzani divenne famoso in tutta la Francia per le sue imprese sportive, riuscendo a vincere nel 1906 il campionato motociclistico del mondo a Ostenda, in Belgio, alla velocità, favolosa per quei tempi, di 110 km/h.
Con i guadagni delle sue vittorie, Anzani impiantò un’officina meccanica ad Asniers, dove oltre a riparare e a mettere a punto motociclette da corsa, cominciò a dedicarsi alla costruzione di motori.
Nel primo decennio del 1900 si stava affermando una nuova invenzione, l’aeroplano, e dopo l’America la Francia era il Paese dove destava maggiore interesse.
Anzani ben presto comprese che i motori adottati per gli aeroplani non erano efficienti, dato che non erano altro che versioni modificate di motori d’automobile. E nel 1907, inventò e mise a punto il primo vero motore per aerei destinato a divenire il capostipite dei motori a stella.
Estremamente leggero, raffreddato ad aria, era munito di tre cilindri disposti a ventaglio, da cui il nome di “motote a ventaglio“.
Anzani fu sollecitato da Raymond Saulnier, socio di Louis Blériot, a recarsi da questi per sottoporgli il suo motore. L’incontro fra i due pionieri dell’aeronautica fu cordiale, e le parole dell’entusiasta italiano convinsero Blériot a montate il nuovo motore sull’aereo che, di lì a poco, gli avrebbe consentito di compiere la prima storica traversata della Manica, il 25 luglio 1909.
Cosi ebbe inizio la travolgente fortuna del fervido inventore italiano. La vecchia officina era ormai diventata angusta, e Anzani trasferì i suoi impianti a Courbevoie, in un nuovo grande stabilimento, da cui uscirono negli anni seguenti motori per aerei, per motociclette, trattori e automobili.
Alla soglia dei cinquant’anni, carico di onori e di gloria, Anzani cedette la sua fabbrica al famoso costruttore di aerei Henry Potez. E si ritirò a Merville, una località del Calvados, dove morì la sera del 22 luglio 1956, all’età di 79 anni.
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APPERT Nicolas-François
(1752-1841)
Francese, fabbricante e inventore di recipienti ermetici per la conservazione dei cibi. Dedicò 14 anni al perfezionamento di vasi di veto sigillati, in cui potessero essere conservati frutti, verdure, brodi, latticini e marmellate.
Perfezionò la sua invenzione nel 1810 e due anni dopo apri la prima fabbrica di cibi conservati del mondo, la Casa di Appert, a Massy, nei pressi di Parigi, rimasta in attività fino al 1911. Di cibi conservati si rifornì l’esercito di Napoleone, e intorno al 1820 il metodo di conservazione degli alimenti inventato da Appert era già in uso in tutta l’America.
Si deve invece a un commerciante inglese di nome Peter Durand, l’invenzione – anch’essa brevettata nel 1810 – di recipienti fatti di “stagno o altri metalli” per conservare i cibi commestibili. E cibi inscatolati vennero prodotti per la prima volta, un anno dopo, da Donlin e Hall di Bermondsey, a Londra.
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ARCHIMEDE
(ca. 287-212 a.C.)
Inventore, fisico e matematico greco. A lui viene attribuita l’invenzione della vite detta d’Archimede, un congegno per il sollevamento dell’acqua. Ancor oggi quel meccanismo è alla base di macchinari per lo svuotamento di fogne, e anche di tritatutto. Fra le sue invenzioni sono da annoverare gli enormi “specchi ustori” in grado di dirigere i raggi del sole sulle vele delle navi nemiche facendole incendiare, le gru destinate ad afferrare e capovolgere il naviglio nemico e le macchine lanciasassi, simili a enormi catapulte. Si dice che siano state usate contro i Romani quando assediarono Siracusa, la città natale di Archimede, in Sicilia. Ma nel 212 a.C., dopo tre anni di resistenza, la colonia greca fu conquistata e saccheggiata. E in quell’occasione Archimede trovò la morte.
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ARKWRIGHT Sir Richard
( 1732-1792)
Industriale tessile inglese, inventore di un rivoluzionario filatoio meccanico. Nel 1771, Arkwdght – che aveva accumulato e poi perso una fortuna come fabbricante di parrucche e tinture per capelli – costruì una macchina, azionata ad acqua, per filare il cotone. Il filo prodotto era più forte di quello ottenuto con la jenny  di James Hargreaves, inventata nel 1767.
Arkwright introdusse la sua macchina nelle filande dell’Inghilterra settentrionale. Essa costituì Ia base della produzione in serie nell’industria cotoniera.
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