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WATT James
(Greenock, 19 gennaio 1736 – Handsworth, 19 agosto 1819) 
Ingegnere scozzese, cui si deve il perfezionamento del motore a vapore.
Nel 1764, quando era “costruttore di strumenti matematici” per l’Università di Glasgow, Watt venne incaricato di riparare un modello di macchina a vapore, costruita nei primi anni del XVIII secolo  dall’inglese Thomas Newcomen, e usata per pompare l’acqua fuori dalle miniere. Ultimato il lavoro di riparazione, Watt decise di costruirne una versione più perfezionata.
Nel 1765 ideò un condensatore separato, che consentiva di mantenere a temperatura elevata il cilindro del motore, senza essere ogni volta costretti a raffreddarlo per far condensare il vapore, per poi riscaldarlo nuovamente. Questo accorgimento comportò un considerevole risparmio di combustibile, e il motore a vapore di Watt fornì così la forza motrice alle fabbriche e alle miniere dell’Inghilterra industriale.
Nel 1789 Watt introdusse il regolatore centrifugo, un dispositivo che controllava automaticamente l’immissione del vapore.
Fra le altre sue invenzioni di maggior rilievo si ricordano il riscaldamento a vapore – che Watt impiantò nell’ufficio di Birmingham, dove si era trasferito intorno al 1775 – e la prima macchina duplicatrice.
L’unità di potenza elettrica venne chiamata “watt” dal nome dell’inventore. Questi introdusse a sua volta il termine ” cavallo vapore”, basato su prove da lui compiute nel 1783, corrispondente alla forza di un “cavallo medio”, capace di sollevare in un secondo un peso di 68 kg all’altezza di 1,20 metri.
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WESTINGHOUSE George
(Central Bridge, 6 ottobre 1846 – New York, 12 marzo 1914) 
Ingegnere americano, inventore del freno aerodinamico.
Da giovane, Westinghouse aveva un lavoro che lo portava a spostarsi per tutta l’America, e ogni volta che viaggiava in treno si sentiva a disagio. Era infatti convinto che, in caso di emergenza, il treno non sarebbe stato in grado di frenare tempestivamente, perché il sistema di frenatura era assai primitivo: un uomo ogni due carrozze azionava un freno a mano separato.
Entro il 1869, Westinghouse aveva già brevettato una conduttura d’aria compressa, che correva per tutta la lunghezza del convoglio ferroviario, fornendo una potenza sufficiente ad azionare contemporaneamente tutti i freni.
Il nuovo sistema venne collaudato su una carrozza, affollata di funzionari e impiegati delle ferrovie, in un breve tratto della linea nei pressi di Pittsburgh. Era previsto che il freno aerodinamico dovesse essere azionato gradualmente, ma all’improvviso capitò in mezzo ai binari un carro tirato da un cavallo, e il macchinista fu costretto a spingere a fondo il freno sperimentale. Il treno si fermò tanto bruscamente da scaraventare giù dai loto sedili i rappresentanti delle ferrovie.
Entro pochi anni da quell’episodio, i freni Westinghouse erano già in grado di arrestare rapidamente e senza inconvenienti un intero treno, e l’inventore apri uno stabilimento per fabbricarli e distribuirli in America e ig Europa.
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WEATSTONE Sir Charles
(Gloucester, 6 febbraio 1802 – Parigi, 19 ottobre 1875) p.d.
Fisico inglese, ideatore del primo telegrafo elettrico usato per un regolare servizio pubblico.
L’interesse creativo di Weatstone fu dapprima indirizzato agli strumenti musicali, e nel 1829 inventò la concertina.
 In seguito Weatstone si appassionò ai suoni e al modo in cui potevano essere trasmessi. Ne parlò col fisico americano Joseph Henry, che era stato largo di consigli al connazionale Samuel Morse per i suoi esperimenti.
In seguito, Weatstone si associò con William Fothetgill Cooke. Insieme, nel 1817, idearono e brevettarono il primo telegrafo operativo simile a quello su cui Morse lanciò in seguito il suo primo messaggio.
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WITNEY Eli
(Westborough, Massachusetts, 8 dicembre 1765 – New Haven, Connecticut, 8 gennaio 1825) 
Americano, inventore della sgranatrice per cotone.
Durante una visita alle piantagioni della Georgia, nel 1792 rimase colpito dal tempo eccessivo impiegato, lavorando a mano, a separare le fibre dai semi di cotone. Ideò allora una macchina sgranatrice munita di denti, spazzole e rulli, che accelerò notevolmente la lavorazione e provocò una forte espansione dell’industria cotoniera.
Witney fece regolarmente brevettare la sua sgranatrice. Ma questa era cosi semplice da fabbricare, che ben presto ne apparvero molte riproduzioni abusive. Per giunta Witney ricavò ben poco denaro dalla rivoluzionaria invenzione. I diritti sul brevetto – e i 50.000 dollari che ricevette dallo Stato della Carolina – se ne andarono tutti in spese legali sostenute per difendere la sua invenzione.
Ma la fortuna cambiò nel 1798, quando Witney vinse una gara d’appalto per la fornitura di 10.000 moschetti all’esercito degli Stati Uniti. Fino ad allora le armi erano sempre state fatte artigianalmente a mano, e quando un pezzo si rompeva o si consumava, quello di ricambio doveva essere rifatto su misura. Witney, invece, usò alcune macchine per fabbricare in serie le varie pani dei moschetti, sicché, per la prima volta, se un pezzo qualunque doveva essere sostituito, il pezzo di ricambio era già pronto.
Nel 1801 Witney si presentò a un funzionario governativo con una partita di armi smontate e buttate li alla rinfusa, dicendo: “Ecco i vostri moschetti!”.
Poi, da quel mucchio di pezzi, ricostruì una delle armi. E la fabbrica di fucili che fondò gli diede quella fortuna che avrebbe meritato di ottenere dalla sua sgranatrice.
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WHITTLE Sir Frank
 (Coventry, 1 giugno 1907 – Columbia, 9 agosto 1996)
Aviatore inglese, ingegnere e pioniere del motore a reazione.
Durante il servizio di leva come pilota di aerei militari, Whittle si convinse che il sistema di eliche azionate dai motori convenzionali a pistoni sarebbe stato troppo pesante e poco affidabile per i voli a grandi velocità e altezze del futuro. Cosi, nel 1910, brevettò il suo primo motore a reazione e, pur essendo ancora in servizio come ufficiale, fondò a Rugby, nel Warwickshire, una società per perfezionare e fabbricare il nuovo tipo di motore.
Sette anni dopo, nel 1937, un motore a reazione Whittle venne montato su un velivolo Gloster E28/39 appositamente progettato e tutta una serie di collaudi venne compiuta a terra. Nel maggio 1941, l’aereo sperimentale effettuò il primo volo sotto gli occhi di Whittle. Ma non fu quello il primo volo a reazione del mondo.
L’onore era già toccato all’aereo Henkel He 178, progettato da un giovane mago dell’aviazione, il tedesco Hans von Ohain, poco prima del 1940.
Anche se gli esperti inglesi e americani riconobbero l’importanza dell’invenzione di Whittle, del tutto indipendente da quella di von Ohain, il caccia a reazione Gloster Meteor entrò in servizio solo verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. E intanto von Ohaia aveva realizzato il caccia tedesco a reazione Messerschmitt Me262, che divenne operativo nel 1944.
Fratelli WRIGHT 
Wilbur Wright (Millville, 16 aprile 1867 – Dayton, 30 maggio 1912) p.d.
Orville Wright (Dayton, 19 agosto 1871 – Dayton, 30 gennaio 1948) p.d.
Americani, fabbricanti di biciclette e inventori del primo aeroplano a motore.
La mattina del 17 dicembre 1903, Orville Wright compì il primo volo controllato, sostentato e a motore, del mondo.
Decollò dalla Kill Devil Hill di Kitty Hawk, nella Carolina del Nord, con un biplano di 12 CV, progettato e costruito assieme al fratello maggiore. L’aeroplano, il Flyer 1, raggiunse un’altezza di 3 metri e rimase in aria per 12 secondi, volando a 43 km/h con un forte vento contrario, per una distanza di 36 metri.
Lo stesso giorno altri tre voli furono compiuti, il più lungo dei quali fu eseguito da Wilbur, che impiegò 59 secondi per percorrere 260 metri.
A quelle prove assistettero cinque guardie costiere. Ma il giorno dopo i giornali o non parlarono affatto di quei voli o ne riferirono in modo grossolanamente errato. Molta gente pensò che i Wright non fossero altro che due temerari saltimbanchi.
Ma i Wright continuarono a costruire velivoli sempre più robusti e potenti, e nel 1908 Wilbur presentò il loro ultimo Flyer a Le Mans, in Francia.
“I Francesi sono letteralmente impazziti”, scrisse in seguito. “Anziché ritenerci incapaci di fare alcunché, sono disposti a crederci capaci di fare qualunque cosa… La gente si è riversata qui da tutta l’Europa.”
 Intanto Orville presentava un altro Flyer al Ministero della Guerra americano, e nel 1909 i Wright ottennero un contratto dall’esercito degli Stati Uniti per la fornitura del primo aereo militare del mondo.
Tre anni dopo Wilbur mori di febbre tifoidea, una malattia che aveva quasi ucciso Orville nel 1896.
Nel 1969, a 21 anni dalla morte di Orville, Neil A. Armstrong fu il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Aveva con sé un pezzo di tela preso dall’ala del Flyer 1, l’aeroplano che 66 anni prima aveva aperto all’umanità la strada della conquista dei cieli.

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