L’EDUCAZIONE DI MARIA DE’ MEDICI – Pieter Paul Rubens

L’EDUCAZIONE DI MARIA DE’ MEDICI (1622)
Pieter Paul Rubens (1577-1640)
Olio su tela cm 394 x 295
Museo del Louvre, Parigi

Maria de’ Medici, la futura regina di Francia, in sembianze ancora giovanili, è raffigurata intenta nella stesura di uno scritto. Si appoggia sulle ginocchia di Minerva ben riconoscibile dall’elmo e dall’armatura che indossa: rappresentando la Saggezza, Minerva è la divinità più indicata per 1’istruzione della sovrana. Le sta di fianco Apollo, dio delle Arti, che suonando il violoncello può ispirare la giovane allieva. Sulla destra del dipinto sono le tre Grazie che offrono a Maria una ghirlanda di fiori, mentre, piombando dall’alto,
Mercurio, il messaggero celeste, ispira i presenti.
Tutte le figure mitologiche sono rappresentate con proporzioni maggiori rispetto a Maria. In terra, in primo piano, sono gli attributi che simboleggiano le Arti: la pittura, con un ritratto dipinto entro un ovale; la scultura, con un busto scolpito; la musica, con un liuto. Si tratta di una delle più celebri tele realizzate da Rubens per Maria de’ Medici e relative al ciclo allegorico sulla sua vita; una commissione complessa e monumentale – ventuno dipinti in totale – che rappresenta l’apice della carriera artistica del pittore fiammingo, la cui formazione presso le principali corti italiane del primo Seicento, resta il marchio evidente di tutte le sue opere.

In particolare, le raffigurazioni di questo ciclo spiccano, ed è questo il motivo della loro notorietà, per la ricchezza della composizione e la fantasia narrativa, come dimostra la presenza dei numerosi personaggi della mitologia, visibili anche ne L’Educazione di Maria, e dell`archeologia classica.

Le complessive ventuno tele furono realizzate per il Palazzo del Luxembourg di Parigi e solo successivamente trasferite al Louvre, dove si trovano tuttora esposte. L`accordo firmato nel 1622 fra Rubens e Maria de’ Medici, accompagnata da Claude Maugis, abate di Saint Amboise nonché uno dei suoi migliori consiglieri, prevedeva una prima serie con episodi della sua vita e una seconda per glorificare la figura del suo sposo, il re Enrico IV. L’insieme doveva comprendere venticinque tele di cui ne furono realizzate solo ventuno. Pur lavorando contemporaneamente anche ad alcune pitture per la chiesa di Anversa, Rubens riuscì a portare a termine il suo impegno entro il 1625.

I progetti per il ciclo allegorico

L’esecuzione della serie per il Palazzo del Luxembourg avvenne per gradi. Il pittore infatti ci ha lasciato nei suoi bozzetti in grisaille – conservati per la maggior parte al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo – un primo saggio dei dipinti che aveva in mente di realizzare. Questi primi progetti furono eseguiti ad Anversa, al ritorno da Parigi dove aveva appena concluso l’accordo con Maria de’ Medici. In un secondo momento Rubens metteva mano a nuovi studi preparatori, questa volta più completi nei dettagli e colorati ad olio, questi quasi tutti conservati ed esposti all’Alte Pinakothek di Monaco. Rubens volle completare il lavoro a Parigi e già nel maggio del 1622 le prime opere erano concluse.

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