P – STORIA DELL’ARTE- I grandi artisti

Ercole e Anteo – Pollaiolo

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GRANDI ARTISTI

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(In costruzione)

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PALLADIO Andrea
Architetto italiano (Padova 1508 – Vicenza 1580).
E uno dei maggiori costruttori del Rinascimento. Dopo aver studiato a Roma l’architettura classica, il Palladio si stabilì a Vicenza, dove lasciò numerose sue opere, a cominciare dalla Basilica, fino alle celebri ville dei dintorni. L’incontro con l’umanista Gian Giorgio Trissino fu di capitale importanza: Andrea ricevette da questi consigli per lo studio dei monumenti antichi e per la lettura del De architectura di Vitruvio, di cui illustrò una nuova edizione.
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PAOLO UCCELLO, Paolo di Dono (Vedi biografia)
Pittore italiano (Pratovecchio 1397 – Firenze 1475).
Aiuto di Lorenzo Ghiberti a Firenze, si trasferì a Venezia e forse anche a Padova, dove, in rapporto con queste scuole, si affermò per la sua abilità prospettica. Si distinse per la plasticità delle sue Battaglie, conservate tuttora agli Uffizi, al Louvre e alla National Gallery di Londra.
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PARMIGIANINO – Francesco Mazzola 
Pittore italiano (Parma 1503 – Casalmaggiore 1540).
Figlio del pittore Filippo Mazzola, subì profondamente I’influsso del Correggio; trasferitosi a Roma, vi eseguì la Sacra Famiglia degli Uffizi ed altre opere. Fu successivamente a Bologna, Parma e, per un breve periodo, a Napoli.
Il Parmigianino ha inoltre importanza nella storia dell’incisione poiché fu tra gli iniziatori della pratica dell’acquaforte.
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PERUGINO, Pietro di Cristoforo Vannucci
Pittore italiano (Città della Pieve 1448 – Fontignano 1523).
Allievo di Piero della Francesca, fu condiscepolo di Leonardo alla scuola fiorentina del Verrocchio. Nel 1481 ricevette l’incarico di lavorare a Roma, in Vaticano, insieme al Botticelli e al Ghirlandaio.
Lavorò in tutta Italia, lasciando ovunque le testimonianze della sua arte; ovunque ebbe allievi, tra i quali, particolarmente insigne, Raffaello.
Operò soprattutto in Toscana e a Perugia, dove, nel 1500, decorava a fresco la Sala del Cambio; nel 1522 portò a termine in S. Severo a Perugia l’affresco di Raffaello della Gloria dei Santi, l’opera lasciata interrotta dall’immatura morte del suo più grande allievo. Mori di peste nel 1523.
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PICASSO Pablo Ruiz (Vedi biografia)
Pittore spagnolo (Malaga 1881 – Mougins 1973).
Figlio di un insegnante di disegno, segue il padre a La Coruna, a Barcellona, e più tardi a Madrid, frequentando le locali scuole d’arte.
Nel 1900, dopo essersi già affermato tra le correnti moderne della pittura spagnola, va a Parigi, dove si stabilisce definitivamente nel 1904.
Un viaggio in Italia fatto nel 1919 per curare a Roma la scenografia e i costumi dei balletti russi del Djagilev, lo pone a contatto con l’arte classica.
Direttore del Museo del Prado per incarico del governo repubblicano, durante gli anni della guerra civile spagnola, dipinge, tra l’altro, Guernica, il più disperato grido di rivolta e commozione contro gli orrori della guerra. Questi temi saranno presenti durante tutto il periodo della seconda guerra mondiale.
Installatosi, dopo la guerra, nella Francia meridionale, l’artista si dedicò alla scultura e all’incisione, alla litografia, all’acquerello e alla ceramica.
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PIERO DELLA FRANCESCA, Pietro di Benedetto dei Franceschi (Vedi biografia)
Pittore italiano (Borgo San Sepolcro 1415-1492).
Allievo di Domenico Veneziano, forse sin dal 1430, fu con lui in diverse città della Toscana, delle Marche e dell’Umbria, finché, verso il 1442, oramai riconosciuto valido artista, cominciò ad ottenere le prime commissioni. Più tardi si allontanò dal paese natale e lavorò ad Urbino, Ferrara e a Rimini.
Verso il 1452, chiamato ad Arezzo, vi dipinse nel coro di S. Francesco la Storia della vera Croce.
L’attività dell’artista continuò poi in diverse località: a Roma, Perugia e Urbino, dove dipinse i ritratti di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza.
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PINTURICCHIO, Bernardino Betti
Pittore italiano (Perugia 1454 – Siena 1513).
Allievo probabilmente di Benedetto Bonfiglio e di Fiorenzo di Lorenzo, fu aiutante del Perugino, che seguì a Roma coadiuvandolo negli affreschi della Sistina; in questa città tornò poi altre volte eseguendo le decorazioni (oggi quasi completamente perdute) del Palazzo dei Penitenzieri, affreschi in palazzo Colonna e in Vaticano, oltreché il celebre ciclo dell’appartamento Borgia.
Tornato da Roma, eseguì diversi lavori in Umbria. Da questo momento (1501) il Pinturicchio dimorò quasi esclusivamente a Siena, salvo un breve soggiorno a Roma, dove preparò le tele per il presbiterio di S. Maria del Popolo.
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POLLAIOLO, Antonio di Jacopo Benci 
Pittore, scultore ed orafo italiano (Firenze 1432 circa – Roma 1498).
È ricordato in genere con il fratello Piero, che ne fu collaboratore in diverse opere. Dopo essersi affermato come orafo insieme con il fratello, Antonio si fece notare come incisore, sia fornendo disegni a Maso Fininguerra, sia incidendo egli stesso alcune opere, come gli Ignudi combattenti.
Ma dell’attività di orafo egli non si dimenticò mai, anzi essa appare sempre presente nelle sue opere di scultore e di pittore, che esaltano gli scatti dinamici e i profili lineari della figura umana (il bronzetto di Ercole e Anteo e il Profilo di donna).
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LA LEGGENDA DELLA VERA CROCE – Piero della Francesca (Vedi scheda)

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GRANDI ARTISTI

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VEDI ANCHE…

XIV secolo – ARTE GOTICA

XV secolo – ARTE DEL QUATTROCENTO

XVI secolo – ARTE DEL RINASCIMENTO

XVII secolo – ARTE CLASSICA

XVIII secolo – ARTE DAL BAROCCO AL ROCOCÒ

XIX secolo – DAL ROMANTICISMO ALL’IMPRESSIONISMO

XX secolo – MOVIMENTI D’AVANGUARDIA NELL’ARTE

 

PICCOLO GLOSSARIO DELL’ARTE

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