Madonna della seggiola – Raffaello (Vedi scheda) |
RAFFAELLO Sanzio (Vedi scheda)
Pittore ed architetto italiano (Urbino 1483 – Roma 1520).
Fu, forse, giovanissimo, allievo del padre, Giovanni Santi, quindi, dopo la morte di questi, a Perugia nello studio del Perugino, col quale operò fino agli inizi del secolo XVI, affermandosi subito, nonostante la giovanissima età. Nel 1505 il giovane artista è a Firenze dove si intrattiene per un breve periodo, eseguendo il San Michele e il San Giorgio e l’affresco della Trinità, per la chiesa di San Lorenzo. Lasciata Firenze, si reca a Roma (1508) dove, su pressione del Bramante, lo aveva chiamato papa Giulio II. Qui viene affidato al giovane artista il compito di affrescare alcune pareti della stanza della Segnatura; dopo il successo di questi lavori, passò a dipingere anche altre Stanze vaticane. Raffaello ebbe modo di distinguersi anche nel campo architettonico: ricordiamo la cappella Chigi in S. Maria del Popolo, a Roma, e il Palazzo Pandolfini a Firenze.
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ROSSO FIORENTINO Giovanni Battista di Jacopo (Vedi scheda)
Pittore (Firenze 1494 -Parigi 1540).
Si formò alla bottega di Andrea del Sarto ed in seguito subì l’influenza di Piero di Cosimo, maturando un’attitudine anticlassica.
Alcune sue opere sono: la Deposizione (1522), la Pala di S. Spirito (1522), Mosè e le figlie di Jetro.
Rimase a Firenze sino al 1523, poi si trasferì a Roma.
In seguito al Sacco di Roma (1527), il pittore fuggì prima a Perugia, poi a Città di Castello ove dipinse la Gloria di Cristo (1528-30), e, dopo una tappa breve a Venezia, si recò, invitato, alla corte di Francia dove divenne pittore ufficiale del re Francesco l, godendo di vari privilegi.
A Fontainebleau decorò, tra il 1532 e il ’35, insieme al Primaticcio, il padiglione di Pomona e nel 1534 iniziò la decorazione della galleria di Francesco I, compiuta nel 1537.
Eseguì inoltre disegni per mascherate, argenteria e apparati trionfali tra cui quelli allestiti per la venuta di Carlo V.
Si formò alla bottega di Andrea del Sarto ed in seguito subì l’influenza di Piero di Cosimo, maturando un’attitudine anticlassica.
Alcune sue opere sono: la Deposizione (1522), la Pala di S. Spirito (1522), Mosè e le figlie di Jetro.
Rimase a Firenze sino al 1523, poi si trasferì a Roma.
In seguito al Sacco di Roma (1527), il pittore fuggì prima a Perugia, poi a Città di Castello ove dipinse la Gloria di Cristo (1528-30), e, dopo una tappa breve a Venezia, si recò, invitato, alla corte di Francia dove divenne pittore ufficiale del re Francesco l, godendo di vari privilegi.
A Fontainebleau decorò, tra il 1532 e il ’35, insieme al Primaticcio, il padiglione di Pomona e nel 1534 iniziò la decorazione della galleria di Francesco I, compiuta nel 1537.
Eseguì inoltre disegni per mascherate, argenteria e apparati trionfali tra cui quelli allestiti per la venuta di Carlo V.
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PIETÀ (1537-1540) (Vedi scheda)
Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino (1495-1540)
Museo del Louvre – Parigi
Tela cm. 159 x 245
Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino (1495-1540)
Museo del Louvre – Parigi
Tela cm. 159 x 245
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GRANDI ARTISTI
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(In costruzione)
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VEDI ANCHE…
XV secolo – ARTE DEL QUATTROCENTO
XVI secolo – ARTE DEL RINASCIMENTO
XVIII secolo – ARTE DAL BAROCCO AL ROCOCÒ