IL BALLETTO

BALLERINA CHE FA IL SALUTO (1876-1877) (Vedi scheda)
Edgar Degas (1834–1917) 
MUSEO DORSAY, PARIGI
Pastello su monotipo cm 58 x 42

.

IL BALLETTO

L’origine del balletto come forma di spettacolo risale al Rinascimento, quando si era soliti presentare, fra un atto e l’altro delle commedie, delle esibizioni le cui figurazioni erano ispirate alle danze popolari e a quelle di corte. In breve tempo il balletto divenne un genere autonomo e conobbe un grande successo in Francia presso la corte di Luigi XIV, dove nacque il balletto di corte (ballet de cour), caratterizzato da sontuose e spettacolari scenografie.
Le regole del balletto classico vennero definite dall’Accademia Reale di Danza, istituita a Parigi nel 1661 dal Re Sole.
Per tutto il XVII secolo l’azione coreografica fu incentrata sul gruppo dei danzatori concepito come insieme, ma, durante il 1700, quando il balletto cessò di essere uno spettacolo di corte ed arrivò ad essere rappresentato nei teatri, i ruoli dei ballerini furono meglio definiti e nacque la figura della prima ballerina. In questo secolo il balletto raggiunse una completa autonomia drammatica ad opera di Jean-Georges Noverre (Parigi, 29 aprile 1727 – Saint-Germain-en-Laye, 19 ottobre 1810) e di G. Angiolini (1731-1803) che adottarono le tecniche della pantomima. Era infatti importante che il ballerino riuscisse ad esprimere con le sue movenze i sentimenti. Un altro passo nell’evoluzione del balletto fu il coreodramma che si diffuse dopo la Rivoluzione Francese. In questo spettacolo musica, azione e racconto davano vita ad un dramma danzato.
Il coreogramma fu presto abbandonato e la tecnica del balletto venne rivoluzionata da Filippo Taglioni (Milano, 5 novembre 1777 – Como, 11 febbraio 1871) che adottò lo stile sulle punte ed il tutù di mussola bianca come costume della prima ballerina. Capolavori del balletto romantico sono La Silfide (1832) di Taglioni con musiche di Schneitzoeffer e Giselle (1841), di Coralli e Perrot, musiche di Adolphe-Charles Adam, noto in Italia come Adolfo Carlo, (Parigi, 24 luglio 1803 – Parigi, 3 maggio 1856). Adam fu uno dei primi musicisti a comporre musiche espressamente per un balletto in modo tale che la musica aderisse perfettamente alle figurazioni. Sempre nel contesto del balletto romantico è importante l’opera di Carlo Blasis (Napoli, 4 novembre 1795 – Cernobbio, 15 gennaio 1878) che curò con particolare attenzione l’interpretazione dei ballerini. Della lezione di Blasis risentirono la scuola della Scala di Milano e il balletto russo.
Durante il XIX secolo il balletto classico si diffuse in Russia ad opera di Marius Petipa (Marsiglia, 11 marzo 1818 – Gurzuf, 1º luglio 1910), autore delle coreografie dei balletti di Tchaikovsky. Dalla collaborazione fra i due nacquero Il lago dei cigni (1895), La bella addormentata nel bosco (1890) e Lo Schiaccianoci (1892).
Dopo Tchaikovsky altri grandi musicisti composero musiche per balletto; tra i tanti ricordiamo Stravinskij (Petruschka, 1911), De Falla (Il cappello a tre punte), Debussy ecc., che con le loro musiche contribuirono all’affermazione dei Balletti Russi di S. Diaghilev (1872-1929) prima in Europa e poi in America.
Negli Stati Uniti si stabilirono coreografi come Michel Fokine (San Pietroburgo, 26 aprile 1880 – New York, 22 agosto 1942) e George Balanchine (San Pietroburgo, 22 gennaio 1904 – New York, 30 aprile 1983) che svolsero una funzione molto importante per la revisione della concezione del balletto e la separazione dal balletto classico accademico.
Nel 1900 infatti si affermarono nuove correnti che si contrapponevano alla danza classica accademica. Ricordiamo la danza libera di Isadora Duncan da cui poi si sviluppò ad opera di Martha Graham (Pittsburgh, 11 maggio 1894 – New York, 1º aprile 1991) la modern dance. Nel secondo dopoguerra gli allievi di Martha Graham dettero vita alla new dance e alla postmodern dance (Merce Cunningham, Ann Halpin), forme di balletto d’avanguardia basate da un lato sull’improvvisazione e dall’altro sul tentativo di rappresentare la quotidianità. In Europa sono emerse le figure di Philippine Bausch detta Pina (Solingen, 27 luglio 1940 – Wuppertal, 30 giugno 2009), che propone un tipo di spettacolo dì forte impegno sociale in cui si fondono recitazione, musica e canto, e di Maurice Béjart (Marsiglia, 1º gennaio 1927 – Losanna, 22 novembre 2007) che propone un’originale contaminazione di danza classica, danza moderna, jazz ecc. in spettacoli di grande suggestione e portata contenutistica.
Con la diffusione del cinema e della televisione, il balletto trovò anche un’altra dimensione: il musical, che lo rese estremamente popolare (tra gli interpreti di questo genere ricordiamo Fred Astaire, Gene Kelly, Bob Fosse).

.

.

.

COMPOSIZIONI MUSICALI

ANTHEM – ARIABALLETTO – CANONE – CANTATA – CONCERTO – CORALE – DIVERTIMENTOFANFARA FUGA LIEDER – MADRIGALE – MARCIA – MESSA – MINUETTO – MUSICA FOLK – MUSICA PER CINEMA – OPERA LIRICA – OPERETTA – ORATORIO – OUVERTURE – PRELUDIO – RAPSODIA – RECITATIVO – REQUIEM – SINFONIA – SINGSPIEL – SUITE – TOCCATA – VARIAZIONI SUL TEMA

.

VEDI ANCHE . . .

PICCOLO LESSICO MUSICALE

GRANDI MUSICISTI

STRUMENTI MUSICALI
.

GLOSSARIO DEI TERMINI MUSICALI

AB – C – D – E – F – G – H – I – J – K – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – X – Z

.