DOTTRINE POLITICHE – GLI ASSOLUTISTI

Ugo Grozio (Huit Van Groot)

.

DOTTRINE POLITICHE 

GLI ASSOLUTISTI

 

Primo fra gli “assolutisti” in ordine di tempo (o anche per profondità intuizione giuridica) fu l’olandese Ugo Grozio (Huit Van Groot – Delft, 10 aprile 1583 – Rostock, 28 agosto 1645), autore di varie opere, tra cui la più celebre è il Diritto di guerra e pace (De jure belli et pacis, 1625).
Egli vi sostiene che nella natura umana è innato il desiderio di vita sociale, di una pacifica e ordinata convivenza di ogni uomo con i suoi simili. Nello “stato di natura”. quando l’uomo vive solo e selvaggio, la natura umana è pacifica ed egoista; non esiste allora guerra tra gli uomini. ma neppure solidarietà e convivenza. Per questo non esistono (né occorrono) leggi. Ora gli uomini si legano in società mediante un patto, che crea insieme le leggi e lo Stato, inteso come autorità che sovrasta gli individui con il compito di garantirne la pacifica convivenza. Una volta costituito, lo Stato è un voro e proprio individuo, e si comporta nei confronti degli altri Stati come individuo con individui cioè aspirando alla pacifica convivenza. ma ottenendola solo per mezzo di guerre e di patti (trattati), i quali (data l’assoluta superiorità dello Stato sul popolo) vincolano i sudditi degli Stati stessi. Per questo il Grozio afferma la superiorità del diritto internazionale (regolato dal principio supremo secondo il quale “i patti devono venir rispettati”), sul diritto statale interno. In quest’ultimo poi, egli afferma la superiorità del diritto pubblico (che regola i rapporti dello Stato con i cittadini secondo convenzioni comuni: diritto penale. amministrativo, etc.) su quello privato (che regola i rapporti dei cittadini tra loro secondo convenzioni private: diritto civile). Tuttavia con questo il Grozio non voleva giustificare la tirannide e il governo arbitrario o capriccioso dei Re: egli sosteneva pur sempre la società e l’assolutezza dello Stato anche di fronte agli eventuali capricci e arbitrii del sovrano, il quale è vincolato dai contratti che egli ha con il popolo (pacta sunt servanda!…”i patti devono venir rispettati”), cioè dalla Costituzione dello Stato. Quante cose i nostri governi “democratici” avrebbero da imparare dal monarchico assolutista Grozio!

Pure notevole è l’opera dell’assolutista inglese Thomas Hobbes (Westport (Wiltshire), 5 aprile 1588 – Hardwick, 4 dicembre 1679) che in due scritti, il Cittadino (De Cive. 1642) e il Leviathan (l651), sostiene le sue tesi assolutistiche con accenti molto personali, fondati su di un sostanziale pessimismo circa la natura umana. Gli uomini sono per natura bestie selvagge, lupi, in perenne guerra tra loro, schiavi delle più primitive e furibonde passioni. Per uscire da questo stato miserabile, soprattutto dal perenne terrore che paralizza ogni attività e amareggia ogni piacere, gli uomini rinunciano alla loro libertà naturale mediante un patto con un sovrano, un potente detto anche con parola biblica Leviathan, il quale ha il compito, usando della sua forza, di costringere gli individui ad una vita pacifica e razionalmente ordinata sotto l’impero della legge. Lo Stato-Leviathan (il Re), non vincolato dalla legge, è quindi una persona concreta e unitaria, cui competono tutti i poteri (di fare le leggi, di usare legalmente della forza) e tutte le iniziative, comprese quelle di carattere religioso e culturale. Hobbes infatti sostiene con decisione, schierandosi con gli Anglicani contro i Cattolici, la superiorità dello Stato anche sulla Chiesa. Nello Stato infatti la collettività della nazione piglia corpo e concreta consapevolezza.

Ultimo in ordine dii tempo (tacendo i moltissimi scrittori di secondaria importanza) viene un tedesco discepolo e continuatore i Grozio, Samuel von Pufendorf (Dorfchemnitz, 8 gennaio 1632 – Berlino, 26 ottobre 1694). Qui l’assolutismo si attenua, si fa., conformemente alla politica di molti sovrani tedeschi, paternalismo assolutistico, in cui il Re può fare quello che vuole, ma per il bene dei sudditi, rimanendo vincolato dalle leggi fondamentali dello Stato (leggi costituzionali) che sono veri e propri contratti tra Principe e popolo, e che quindi vanno rispettati per il solito principio che pacta sunt servanda. D’altra parte la natura stessa ha investito l’uomo di diritti innati – e questi sono inalienabili, per quanto il diritto statuale in alcuni casi possa anche sospendere il diritto di natura.

Samuel von Pufendorf

In conclusione, anche se nel complesso il pensiero di questi assolutisti ha costituito un ostacolo, una remora nella storia della conquista della libertà, tuttavia da esso emergono tre elementi positivi che avranno il loro valore nello sviluppo successivo del pensiero democratico. Il primo è la personalità e attività dello Stato, non mera somma di individui staccati, ma vivente unità organica con compiti positivi da assolvere: mentre il rischio della concezione liberale dello Stato è quello di ridurre questo alla mera funzione negativa del carabiniere, lasciando libero, e anzi in pratica garantendo, l’esplicarsi dell’egoismo dei singoli purché ciò avvenga in forme legali. In secondo luogo rimane, ad onta dell’assolutismo, il senso laico dello Stato come comunione di volontà, come istituzione umana volta al bene degli uomini. E finalmente (ma questo è un aspetto piuttosto tecnico sul quale dovrei ritornare) è merito in particolare di Thomas Hobbes l’aver aperta la strada al pensiero veramente democratico affermando l’unicità del contratto, ossia che lo stesso vincolo che tiene uniti gli uomini in società è anche quello che fonda lo Stato, in modo che l’autorità statale non è una forza che sta fuori della società, della collettività, come un’entità diversa, ma fa tutt’uno con questa, e questa con quella. Queste idee daranno il loro frutto nella concezione democratica di Jean Jacques Rousseau.

Thomas Hobbes

VEDI ANCHE . . .

1) DOTTRINE POLITICHE – Nasce l’idea di Stato al tramonto del Medioevo

2) DOTTRINE POLITICHE – La formazione dello Stato assoluto

3) DOTTRINE POLITICHE – LA GRISI DELL’ASSOLUTISMO E I MONARCOMACHI

4) DOTTRINE POLITICHE –  LA TEORIA LIBERALE: ALTUSIO

5) DOTTRINE POLITICHE – ORIGINI DEL LIBERALISMO INGLESE

6) DOTTRINE POLITICHE – IL LIBERALISMO DI LOCKE

7) DOTTRINE POLITICHE – GLI ASSOLUTISTI 

8) DOTTRINE POLITICHE – L’ASSOLUTISMO ILLUMINATO

9) DOTTRINE POLITICHE – Lo stato costituzionale nel pensiero di Montesquieu

10) DOTTRINE POLITICHE – IL CONTRATTO SOCIALE DI  ROUSSEAU

11) DOTTRINE POLITICHE – LIBERALISMO E DEMOCRAZIA NELLE RIVOLUZIONI DEL ‘700

12) DOTTRINE POLITICHE – LA LETTERATURA DELLA RESTAURAZIONE

13) DOTTRINE POLITICHE – LA CONCEZIONE HEGELIANA DELLO STATO ETICO

14) DOTTRINE POLITICHE – IL LIBERALISMO DEL PRIMO OTTOCENTO

15) DOTTRINE POLITICHE – LIBERISTI E CONSERVATORI IN INGHILTERRA

.