CENA IN EMMAUS – CARAVAGGIO

CENA IN EMMAUS (1601-1602 circa)
CARAVAGGIO (1573-1610)
Olio su tela cm 141 x 196
National Gallery, Londra

.

È la prima delle due versioni con lo stesso tema dipinte dal Caravaggio e raffigura il momento in cui Cristo, giovane e imberbe come nel Cenacolo milanese di Leonardo o nel Giudizio di Michelangelo nella Sistina, viene riconosciuto dagli apostoli mentre benedice il pane.
A parte il giovane servo con la berretta bianca che non comprende quanto sta accadendo, i due apostoli reagiscono con violenta sorpresa alla scoperta. Quello di sinistra è bloccato mentre, alzandosi di scatto, sospinge nel nostro spazio, invadendolo anche con il suo gomito, lo spigolo della sedia; quello di destra mentre allarga le braccia per l’intera profondità della tela.
Nell’altra versione (Milano, Pinacoteca di Brera), dipinta intorno al 1606, i gesti sono semplificati e Cristo, con maggiore aderenza al tema, è un uomo adulto, barbuto e provato dalla sofferenza. Ha già spezzato il pane e gli apostoli hanno superato lo stupore dell’inatteso riconoscimento. Per questo i gesti sono più contenuti e calmi anche se il volto di Cristo è percorso da un’espressione malinconica che precede la sua definitiva scomparsa dalla vista degli apostoli.
Lenticolare, in entrambe le opere, l’attenzione portata sui semplici oggetti deposti sulla tavola: il pollo, la cestina di frutta e le bottiglie di vino nell’Emmaus londinese; la caraffa, i piatti vuoti e la pagnotta in quello milanese.
E per raffigurazioni immediate, semplici e realistiche come queste che Caravaggio ha sconvolto, e insieme rinnovato, la pittura del proprio tempo.

La prima citazione sicura dell’opera e nell’inventario della Villa Borghese del 1650. Tuttavia, anche se le fonti antiche descrivono il quadro nella sua collezione, siamo certi che esso fu acquistato dal cardinale Scipione alcuni anni dopo la sua esecuzione in quanto la tela mostra i caratteri della pittura di Caravaggio intorno al 1601-1602, mentre Scipione giunse a Roma solo nel 1605. Rimasto nella Collezione Borghese fino alla fine del 1700, il quadro fu venduto dal principe Camillo, marito di Paolina Bonaparte ad un certo Durand, un mercante parigino. Nel 1831 apparteneva a un inglese, l’onorevole George Vernon che lo donò alla National Gallery nel 1839.

CENA IN EMMAUS (1606)
CARAVAGGIO (1573-1610)
Olio su tela cm 141 X 175
Pinacoteca di Brera, Milano

 

VEDI ANCHE . . .

CARAVAGGIO – La riforma del Caravaggio ed i caravaggeschi

La vita di Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO

1 – CARAVAGGIO – Vita e opere

2 – CARAVAGGIO – Vita e opere

LA MORTE DELLA VERGINE – Caravaggio

DECOLLAZIONE DEL BATTISTA – Caravaggio

BACCO – Caravaggio

SAN GIOVANNI BATTISTA – Caravaggio

SUONATORE DI LIUTO – Caravaggio

GIUDITTA E OLOFERNE – Caravaggio

SETTE OPERE DI MISERICORDIA – Caravaggio

SEPPELLIMENTO DI SANTA LUCIA – Caravaggio

RIPOSO NELLA FUGA IN EGITTO – Caravaggio

CENA IN EMMAUS – Caravaggio

BACCHINO MALATO – Caravaggio

CANESTRO DI FRUTTA – Caravaggio

RAGAZZO MORSO DA UN RAMARRO – Caravaggio

MARTIRIO DI SAN MATTEO – Caravaggio

SAN MATTEO E L’ANGELO – Caravaggio

AMORE VINCITORE – Caravaggio

.