FORGARIA DEL FRIULI
Anche se può sembrare strano, dicono che il nome del paese deriva dal latino “Fulgur”, cioé luogo dove si abbattono i fulmini con una certa predilezione: comunque sia, furono i Longobardi a farne uno dei punti di difesa del loro sistema di resistenza ad altre invasioni e fu proprio a Forgaria, secondo alcuni studiosi, che i Longobardi si rifugiarono come estrema resistenza ai Carolingi nel secolo ottavo.
Un castello di antica origine, sorto nella frazione di Flagogna, ebbe vita e tante esperienze fino al 1348 quando un terremoto lo violentò fino alla distruzione, seppellendo anche diverse persone. Le rovine furono poi usate per la costruzione del Castelnuovo o di San Giovanni, finito nel 1270 e rimasto come luogo di abitazione e difesa fino al 1511, quando un nuovo terremoto lo abbatté e questa volta senza vittime.
Forgaria, nei primi secoli dopo il Mille, era sede in un importante mercato che dava al paese e alle sue frazioni un certo rilievo economico-sociale. Come era costume in questi tempi, lotte e contese tra famiglie di una rissosa nobiltà locale impedirono ai castelli di rimanere in piedi e alle popolazioni di progredire con
tranquillità. Anche un nuovo Castello, chiamato Raimondo subì la stessa sorte. Forgaria fu sede di pieve matrice e ne abbiamo, come primo documento storico, una testimonianza che risale al 1227: con ogni probabilità nacque molto prima staccandosi da quella di Osoppo.
In questa zona le uniche risorse erano quelle di una povera terra a cui si teneva legata la popolazione, con un notevole patrimonio zootecnico, allevato secondo la tradizione. Poi venne l’esodo ai quattro venti e di emigrazione la gente di Forgaria conobbe tutte le strade. Una piccola ma significativa curiosità, nel più vasto interesse dei dintorni di questo ben conosciuto paese: fino a quando la peronospora non ne distrusse la pianta, qui si produceva un tipico vino chiamato appunto “forgjarin”.
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