STRUMENTI MUSICALI – PIANOFORTE A CODA

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PIANOFORTE A CODA

La musica per pianoforte supera quella scritta per qualsiasi altro strumento, sebbene sia presente nelle sale da concerto e nelle case da un tempo relativamente recente.
Nasce nel XVII secolo come sviluppo delle caratteristiche del clavicembalo, che aveva a lungo dominato il mondo delle tastiere. Le corde del clavicembalo, infatti, quando le dita percuotono i tasti, vengono pizzicate con una intensità indipendente dalla pressione esercitata.

Al contrario le corde del piano sono colpite da un martelletto, con una forza direttamente proporzionale alla pressione delle dita sui tasti, dando al pianista un controllo preciso del volume; questo è il segreto del successo dello strumento.

Il pianoforte è stato inventato e portato ad un alto livello di perfezione dal fiorentino Bartolomeo Cristofori nei primi anni del ‘700. Descritto come gravicembalo col piano e col forte per la possibile variazione del volume, prese in seguito il nome di pianoforte (o forte piano), talvolta semplificato con quello di piano.

Tedeschi, austriaci e poco più tardi inglesi e americani, partendo dall’opera di Cristofori, svilupparono le grandi potenzialità dello strumento. Idearono anche una versione verticale per spazi ristretti.

Nomi come Bechstein (Germania), Broadwood (Inghilterra) e Steinway (America) restano i simboli della bellezza, della tradizione artigianale e della ricchezza timbrica.

Del 1726, questo è uno dei tre pianoforti costruiti da Bartolomeo Cristofori sopravvissuti fino ad oggi.

Un pianoforte a mezza coda moderno della Yamaha. Il mezza coda è utile dove il problema dello spazio non può essere eluso.

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PIANISTI FAMOSI

Sergej Vasil’evič Rachmaninov (1º aprile 1873 – Beverly Hills, 28 marzo 1943)
Franz Liszt (Raiding, 22 ottobre 1811 – Bayreuth, 31 luglio 1886)
Clara Josephine Wieck Schumann
(Lipsia, 13 settembre 1819 – Francoforte sul Meno, 20 maggio 1896)
Fryderyk Franciszek Chopin
(Żelazowa Wola, 22 febbraio 1810 – Parigi, 17 ottobre 1849)
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ESTENSIONE MUSICALE

NOTA PIÙ ACUTA
Il Do, quattro ottave sopra il Do centrale
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NOTA PIÙ GRAVE
Il quarto La, sotto al Do centrale 
per un’estensione totale di sette ottave e un terzo (88 tasti),
sebbene alcuni modelli Bosendorfer misurino otto ottave piene.

POSIZIONE NELL’ORCHESTRA

Nell’orchestra, il pianoforte a coda è dietro ai secondi violini. Come piano da concerto è invece al centro del palco, alla sinistra del direttore.