FLAUTO DOLCE
Il flauto dolce è uno strumento versatile dalle caratteristiche uniche, che esprime un suono puro. Strumento tipico delle scene d’amore o pastorali, spesso è utilizzato per riprodurre il canto degli uccelli, ma può anche evocare l’atmosfera magica del soprannaturale. Ebbe una grande diffusione nel Rinascimento, che continuò nel Barocco per poi conoscere un brusco declino. Per oltre 150 anni le parti per flauto dolce furono eseguite dai flauti traversi, fino alla sua riscoperta compiuta nel secolo XX, quando ne sono state nuovamente apprezzate le potenzialità in organici ristretti, sia nella musica antica che in quella contemporanea.
Nel 1919 il musicista e studioso svizzero A. Dolmetsch iniziò a costruire flauti dolci per eseguire musica antica, per la quale nutriva una grande passione. Prese come modello un flauto a tre pezzi costruito in Inghilterra nel secolo XVIII, poiché le sue peculiarità sonore lo rendevano particolarmente adatto alla musica barocca.
Oggi il flauto dolce è considerato uno strumento a sé stante; ne esistono vari modelli, adatti a diverse esigenze, come per l’apprendimento dei bambini (è infatti uno dei “primi” strumenti) o per i concerti.
I grandi compositori del Barocco come Vivaldi, Scarlatti e Telemann, scrissero numerosi pezzi per flauto solo o sonate a tre per flauto e basso continuo. Dopo il suo declino, nel secolo XIX il flauto dolce ha trovato una nicchia di estimatori fra i compositori e gli esecutori di musica antica, grazie a Dolmetsch, o fra quelli d’avanguardia, come Luciano Berio.
LA FAMIGLIA DEI FLAUTI
I flauti dolci sono flauti dall’estremità scampanata con un’imboccatura a fischietto. Appartengono alla stessa famiglia dei flageolets o dei pifferi.
LA TECNICA
Tre dita della mano sinistra si posizionano in corrispondenza dei primi tre fori; le dita della mano destra coprono i fori restanti (sopra).
L’ottava più alta si ottiene piegando il pollice sinistro e coprendo parzialmente il foro nella parte retrostante dello strumento (sotto).
ESTENSIONE MUSICALE
Nota più alta:
. Nota più bassa:
POSIZIONE NELL’ORCHESTRA
Dal XVIII secolo il flauto dolce non ha avuto un posto fisso in orchestra. Se presente, si colloca accanto ai flauti traversi, che ne
hanno appunto preso il posto.
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FLAUTO DOLCE YAMAHA
Soprano in Do, Barocco, Marrone/Bianco
INFORMAZIONI SU QUESTO ARTICOLO
Dimensioni prodotto cm 39 x 3 x 3 – 0,13 grammi
- Ottimo per principianti
- Facile da suonare
- Corpo in ABS resistente
- Corpo in 3 parti smontabili
- Accessori inclusi: custodia in cotone, prontuario diteggiature
Il suono prodotto è buono. Facile suonarlo da subito non avendo bisogno di “rodaggi” obbligatori come sui flauti di legno.
Bello al tatto, resistente e visivamente ottimo.
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