I DRAMMI GIOCOSI (The playful dramas)

Don Giovanni e la statua del comandante
Alexandre-Evariste Fragonard

STORIA DELLA MUSICA

IL CLASSICISMO: 1750-1810

I DRAMMI GIOCOSI

Intorno dl 1780 Mozart rivolse la sua attenzione alle commedie e ai drammi giocosi. Grazie ad un grande librettista, i risultati furono di grande livello.

Nel 1781 Mozart si trasferì a Vienna, luogo principe della musica internazionale nella quale vivevano i migliori cantanti lirici di opere italiane. Nello stesso anno vi giunse anche il grande librettista Lorenzo Da Ponte, subito molto richiesto dai compositori viennesi.

Alcuni anni dopo, nel 1786, Mozart gli affidò la stesura del libretto tratto dalla commedia francese di Beaumarchais, Le mariage de Figaro, considerata pericolosa a causa della sua brillante satira sociale. Da Ponte, eliminando gli accenti più rivoluzionari dell’opera, riuscì a far approvare il libretto e il I maggio Le nozze di Figaro debuttò al Burgtheater di Vienna con un successo che le cronache dell’epoca definirono ‘delirante’.

La trama delle Le nozze di Figaro è incentrata sul tentativo del Conte Almaviva di sedurre Susanna, cameriera e fidanzata del servo Figaro. I domestici cospirano con la contessa per smascherarlo e vi riescono con un esito esilarante.

La comicità è notevole, ma a differenza dell’opera buffa i personaggi non sono caricature, ma figure con spessore psicologico e caratterizzate in funzione dell’azione scenica.

Il successo di Vienna, confermato anche a Praga, si tradusse in un’altra commissione per Mozart e Da Ponte. Nacque così il Don Giovanni, che alla prima, nel 1787, ottenne un successo strepitoso.

Il Don Giovanni è la storia del ‘dissoluto punito’ dove l’antieroe è una figura demoniaca, trascinata dal suo sfrenato egocentrismo in un’incurante caduta da un eccesso all’altro, facendosi beffa delle leggi di Dio e degli uomini fino all’epilogo nelle fiamme dell’Inferno (tutt’altro che metaforico).

L’ultima collaborazione di Mozart e Da Ponte produsse Così fan tutte, del 1790; una commedia dai decisi accenti erotici che descrive un aspetto della condizione umana, grazie al felice connubio tra un testo brillante e una musica di straordinaria bellezza.

Queste tre opere sono ancora oggi considerate dei capolavori che affascinano per la musica e per la rappresentazione di aspetti universali dell’animo umano.

LA SOCIETÀ DEL TEMPO

Nel 1785, sempre a Vienna, Giovanni Paisiello ottenne un grande successo con la versione operistica di un’altra commedia di Beaumarchais: Il barbiere di Siviglia.

L’opera di Paisiello fu poi dimenticata per l’omonimo capolavoro di Rossini del 1816.

Da Ponte ebbe una vita vivace. Figlio di genitori convertiti dall’ebraismo al cattolicesimo, ricevette gli ordini sacri nel 1773. Condusse però una vita libertina che lo portò a viaggiare in molte città tra cui Vienna e Londra. Nel 1819 si stabilì definitivamente a New York dove insegnò italiano alla Columbia University.

Pierre Augustin Caron de Beaumarchais fu un uomo straordinario, la cui morte ha eclissato la fama di cui godette. Di umili origini, figlio di un orologiaio, diventò nobile e segretario reale, luogotenente delle foreste e letterato. Egli contribuì perfino alla guerra d’indipendenza americana preparando a proprie spese navi cariche di armi che dovevano servire ai ribelli.